Camera di commercio di Napoli, scontro su 100mila euro destinati alle imprese

Camera di commercio di Napoli, scontro su 100mila euro destinati alle imprese
di Gennaro Di Biase
Sabato 20 Marzo 2021, 09:00
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Non si ferma lo scontro tra Camera di Commercio e Confcommercio. «Se il Tribunale ci darà ragione, rinunceremo ai 100mila euro che abbiamo richiesto: i soldi vadano direttamente alle imprese». A parlare è Pasquale Russo, direttore di Confcommercio Campania. L'oggetto del braccio di ferro riguarda un bando di finanziamento per le associazioni di categoria, nelle scorse settimane parzialmente sospeso dal Tar, da cui Confcommercio che ha poi fatto ricorso in Tribunale era rimasta esclusa. «I documenti da noi richiesti rispondono dall'Ente Camerale partenopeo non sono arrivati, o sono arrivati in maniera non congrua». Saranno i giudici a stabilire il da farsi, nell'udienza del 28 settembre, ma è significativo che il contenzioso tra alcuni protagonisti del tessuto produttivo cittadino arrivi in un momento delicatissimo per l'imprenditoria martoriata dal Covid e in fase di riorganizzazione post-pandemica.

Il bando va avanti chiariscono dalla Camera di Commercio e le erogazioni alle associazioni di categoria stanno procedendo tranne che per la somma richiesta da Confcommercio (congelata in via cautelare dal Tar). «In fase istruttoria abbiamo chiesto a Confcommercio documenti che attestassero l'idoneità al bando, e tali documenti non sono arrivati o sono arrivati in maniera non congrua», spiega il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.

Il riferimento ai documenti «non congrui» riguarda, nel dettaglio, un difetto nella presentazione dello statuto provinciale. «Il Tar non ha sospeso il bando per le imprese che abbiamo varato aveva detto lo stesso Fiola all'indomani del provvedimento dei giudici È bene ricordare che si tratta solo di uno dei numerosi interventi orientati al sostegno del sistema economico del territorio, nell'ambito di uno stanziamento di circa 50milioni».

Nell'attesa del Tar, la polemica non si spegne. Confcommercio annuncia l'eventuale rinuncia ai fondi: «Tra i requisiti del bando, che risale a fine 2020, la Camera di Commercio aveva inserito la presenza di uno statuto di livello provinciale continua Russo L'Ente ci ha escluso perché ritiene che noi abbiamo una natura esclusivamente regionale. Abbiamo fatto ricorso: ciò che definisce la rappresentanza non è lo statuto, ma la presenza delle imprese iscritte sul territorio della provincia. Il Tribunale ha bloccato le risorse chieste da Confcommercio per evitare che vengano destinate ad altro. Parliamo di circa 100mila euro. Se il Tar ci darà ragione, rinunceremo alla cifra: le Camere di Commercio dovrebbero erogare soldi direttamente alle imprese, e non alle associazioni». «La situazione è molto delicata per le imprese in questo momento conclude Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Napoli Al di là della questione legale pendente, ci auguriamo che arrivino risposte concrete dall'Ente Camerale, magari sotto forma di crediti per gli affitti per le imprese campane, a prescindere dall'iscrizione a questa o a quell'associazione di categoria». 

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Arrivano buone notizie sul fronte della semplificazione grazie alla convenzione tra Comune e Camera di Commercio, operativa da martedì. Le 128mila attività napoletane potranno gestire gli adempimenti amministrativi utilizzando la piattaforma Suap del Sistema Camerale attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it, usufruire di modulistica omogenea e snellimento delle procedure al 50%. «La Camera di Commercio, che è la casa delle imprese, interviene per contrastare la burocrazia che danneggia le imprese esistenti e quelle che vogliono nascere», aggiunge Fiola. «Puntiamo alla sburocratizzazione del processo di assistenza conclude Rosaria Galiero, assessore comunale alle Attività Produttive Questa opportunità ci consente di creare un'impresa in un giorno».

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