Camorra a Napoli, rimosso tra le proteste l'altarino del baby boss Emanuele Sibillo: trovata l'urna con le ceneri

Camorra, rimosso l'altarino del boss Sibillo

Camorra a Napoli, rimosso tra le proteste l'altarino del baby boss Emanuele Sibillo: trovata l'urna con le ceneri
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 28 Aprile 2021, 08:02 - Ultimo agg. 18:27
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Prima gli arresti della scorsa notte, ben 21, poi la rimozione dei simboli. Colpo duro al clan Sibillo. Abbattuto alle prime ore del mattino l’altarino del baby-boss della paranza dei bambini, Emanuele Sibillo, all'interno del quale è stata trovata l'urna funeraria con le ceneri del capoclan. 

Si tratta di un altare dedicato alla Madonna al civico 26 di via Santissimi Filippo e Giacomo. Non sono mancati attimi di tensione. Il fratello del ragazzo ucciso nel 2015 ha inveito contro i carabinieri e i vigili del fuoco che stavano procedendo alle operazioni.

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«Arrestate pure me, questa è una cappella privata, non è nemmeno sulla strada, ma nel cortile del nostro palazzo», ha detto il giovane.

Del resto era stato lo stesso avvocato della famiglia a dire che in caso di rimozione dell’altarino ci sarebbero potute essere conseguenze. 

 L'urna con le ceneri del boss è stata poi ricosegnata alla famiglia. Le operazioni sono iniziate alle prime ore dell’alba a Forcella, in via San Filippo e Giacomo, con un dispiegamento di forze ingente anche alla luce dell’operazione di questa notte che ha messo sotto scacco alcuni esponenti proprio del clan Sibillo. L’altarino di Sibillo era finito all’attenzione delle cronache perché al suo interno c’era un busto in cera che raffigurava il volto del giovane.

Diventato un vero e proprio mito a Forcella, con scritte sui muri che ancora oggi inneggiano a “Es 17” così come si faceva chiamare il 19enne. 

Nelle ultime settimane l’azione del prefetto è diventata implacabile. Proprio al nostro giornale, in un’intervista al nostro giornale Valentini aveva richiesto un pugno duro contro i simboli della camorra. È dallo scorso 4 marzo che un apposito comitato di ordine e sicurezza pubblica ha avviato il giro di vite contro altarini e murales. Un’operazione fortemente simbolica dal punto di vista del rispetto della legalità che raggiunge il suo culmine proprio con lo smantellamento dell’altarino del baby-boss. Da oggi Forcella ha un mito negativo in meno da venerare.

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