Napoli. Si è spento Guido Capozzi, «Maestro» di diritto e guida per notai

Napoli. Si è spento Guido Capozzi, «Maestro» di diritto e guida per notai
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 24 Luglio 2014, 08:31 - Ultimo agg. 08:32
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Napoli - Quando muore un maestro, di lui si potranno scrivere e dire molte cose. La retorica, quando si chiudono per sempre gli occhi, aiuta i professionisti del «coccodrillo». Per una volta - ed è questa, ed è il caso di cui scriviamo - le parole, gli aggettivi, l'enfasi che pure è figlia di una certa emozione - parlare di Guido Capozzi come di un maestro, di un profondissimo conoscitore della materia che ha sempre coltivato con certosina pazienza, alimentando quella messe di giusristi maturati sotto il sole di Napoli, non saranno soverchie.



Con Guido Capozzi, scomparso ieri nella sua casa di Napoli, se ne va un pezzo di storia. Basta chiedere a tanti magistrati e giuristi (giudici di dibattimento, pubblici ministeri, giudici per le indagini preliminari presso i Tribunali di mezza italia, e ancora notai, tanti notai) per intuire che questo nome - Guido Capozzi - poco conosciuto ai più, ma non certo ai laureati in Giurisprudenza equivale a far squillare il campanello della memoria della propria giovinezza.

Aveva tagliato il traguardo delle 95 primavere. Un bel successo, scandito da tappe magari estranee alle luci della ribalta, eppure significative. Lui era la «nave madre»: gli altri, i marinai che si avventuravano nell'Oceano del Diritto; lui era la «chioccia»: gli altri i suoi pulcini. Le sue prodigiose nidiate oggi rappresentano il nerbo sia della classe giudiziaria che notarile italiana.







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