Castellammare, Acetosella l'ultima
beffa: mancano anche le analisi

Castellammare, Acetosella l'ultima beffa: mancano anche le analisi
di Fiorangela d'Amora
Venerdì 4 Febbraio 2022, 09:07
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Titolo sospeso, l'Acqua Acetosella scompare dalle tavole. La vicenda è legata al fallimento della Stabia Di.Mare srl, la società che per ultima aveva ottenuto in concessione l'imbottigliamento della fonte Acidula Plinio, meglio conosciuta come Acetosella. Il decreto del ministero della Salute è stato firmato il 21 gennaio scorso e pubblicato poche ore fa sulla Gazzetta Ufficiale.

«Visto il mancato invio dell'autocertificazione concernente il mantenimento delle caratteristiche dell'acqua minerale - si legge nel decreto ministeriale - nonché di un'analisi chimica e un'analisi microbiologica relative a prelievi effettuati nel corso dell'anno alle singole sorgenti, si dispone la sospensione del riconoscimento dell'acqua minerale naturale Acetosella».


Apprezzata anche dai cinesi per le qualità organolettiche, Acetosella entra in crisi nel 2017 quando la Stabia Di.Mare srl fallì dopo la decisione dei dipendenti di presentare istanza al tribunale di Torre Annunziata per un contenzioso di circa 56mila euro relativo agli arretrati del 2015.

Ora il Comune, preso atto del decreto del ministero, fa sapere di essere in attesa, dallo stesso dicastero, di risposte relative al passaggio della titolarità. Come spiegano dagli uffici di Palazzo Farnese, entro il 31 gennaio 2022 andavano trasmessi i risultati delle analisi delle acque. Queste ultime sono già state effettuate dal dipartimento di Chimica dell'università Federico II e la dichiarazione di accompagnamento è stata inviata alla firma del sindaco tramite mail del 13 gennaio 2022. Il 31 gennaio è stato dato riscontro. Quindi ora, spiegano da Palazzo Farnese, la parola torna al ministero che dovrebbe passare il titolo al Comune, che nel frattempo aspetta anche che si sblocchi un'altra vicenda che riguarda sia la stessa Acetosella che l'Acqua della Madonna.

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Castellammare nel 2017 aveva partecipato al bando regionale per ottenere in concessione l'imbottigliamento per 15 anni e stavolta la lentezza degli uffici è stata cruciale. Dopo l'assegnazione della concessione al Comune nel 2018, la procedura non è stata ancora chiusa perché la Regione chiese al Comune anche il saldo delle competenze relative alle fonti dell'ex chiusa Vanacore. Un saldo di circa 10mila euro che dal 2014 non veniva pagato. La morosità pregressa, aggiunta a documenti e dati mancanti, ha bloccato la stipula della concessione dell'Acqua Acetosella e della Madonna. Cinque mesi avevano impiegato gli uffici comunali per rispondere alla Regione che reclamava il pagamento degli arretrati per sbloccare l'assegnazione.

Intanto, nei locali di smistamento delle acque proseguono i lavori per riaprire la mescita, inibita dall'aprile 2021 a causa di una massiccia presenza di nichel. I problemi alle condutture e più in generale all'intero sistema che regolava l'Acqua della Madonna e Acidula, hanno indotto l'amministrazione a eseguire lavori strutturali riguardanti anche la sostituzione delle condotte con tubi in polietilene ad alta densità (Pead), più resistente e soprattutto più idoneo rispetto ai tubi in metallo, tendenti a corrodersi e a cedere piccoli frammenti di materiale al liquido. Opere riconosciute dal ministero che ha dato il via libera alla mescita dell'Acqua della Madonna che ora aspetta solo parere definitivo della Asl per tornare a sgorgare.
 

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