La banchina di piazza Garibaldi piena all'inverosimile di turisti che aspettano il treno, dopo la soppressione delle corse; i binari che portano alla stazione di Torre Annunziata che diventano un percorso da fare a piedi, col trolley sulle spalle, dopo che l'ennesimo convoglio si è guastato. Si sintetizza in queste due immagini l'ennesima giornata nera della Circumvesuviana, non certo un buon biglietto da visita in vista della settimana che porta a Pasqua, con il boom di presenze previsto sia a Napoli che nel resto della provincia.
È accaduto tutto ieri, quando le soppressioni sono state ancora una volta decine, sostituite da autobus predisposti dall'Eav nel tentativo di arginare il caos.
Nel comunicato, l'azienda di trasporti dice che i passeggeri hanno agito «irresponsabilmente, senza attendere disposizioni da bordo, e provocando occupazione della linea e conseguenti disagi alla circolazione». Aggiunge, poi, Eav: «Nell'arco di mezz'ora il problema è stato risolto e organizzato il soccorso con un'altra coppia di treni che hanno agganciato i veicoli guasti e li hanno ricoverati nella stazione di Torre Annunziata».
Il disagio, insomma, non è durato molto tempo ma la foto dei passeggeri sui binari, alle prese con una sorta di anticipazione della Via Crucis, ha subito fatto il giro dei social e scatenato enormi polemiche. Del resto, la Circumvesuviana sta attraversando l'ennesimo periodo difficile. Da diversi giorni i macchinisti si rifiutano di accettare le ore di straordinario e l'azienda è costretta a tagliare le corse, lasciando a piedi migliaia di utenti. Da martedì, per evitare le soppressioni improvvisate si passerà a quelle programmate, con il taglio di dieci turni di lavoro fino al sabato e cinque la domenica e i festivi (che corrispondono a una ventina di corse al giorno): in questo modo non sarà più necessario chiedere ai macchinisti di fare le ore in più, ma i viaggiatori dovranno comunque fare i conti con un servizio ridotto.
Proprio rispetto alla querelle tra macchinisti e governance (il motivo della protesta sta nella richiesta di maggiori tutele per il tutoraggio ai neo assunti), il sindacato Orsa specifica: «Dopo più di due anni, a fronte delle tanto pubblicizzate seicento assunzioni, siamo ancora in carenza di macchinisti e facciamo fronte al programma di esercizio di 276 corse con uno straordinario spinto e pericoloso. Ci sono macchinisti che effettuano prestazioni straordinarie tutti i giorni, con tutti i rischi che ciò comporta. Il rifiuto non è figlio di nessun ricatto ma della sordità della dirigenza alle istanze di lavoratori».