Circumvesuviana, la doccia gelata di De Luca: per i nuovi treni si dovrà aspettare ancora

Stadler, chiesta proroga di 7-10 mesi. Slitta la consegna prevista ad aprile

I vecchi treni della Circum
I vecchi treni della Circum
di Francesco Gravetti
Domenica 7 Gennaio 2024, 22:54 - Ultimo agg. 8 Gennaio, 18:12
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Non i ritardi delle corse, ma quelli relativi alla consegna dei treni nuovi preoccupano l’Eav, la società che controlla la Circumvesuviana. E così, dopo giorni di polemiche sui disservizi, con i pendolari che continuano a lamentarsi e gli studenti pronti a riaffollare i convogli con la riapertura delle scuole, è il presidente della Regione Vincenzo De Luca ad annunciare: per i nuovi treni Circum targati Stadler Rail ci sarà da aspettare ancora. Sarà poi il presidente Eav Umberto De Gregorio a chiarire: «Stadler (cioè la multinazione che li sta realizzando, ndr) sostiene di avere un ritardo di circa 7/10 mesi». Slitta, dunque, la prima consegna prevista per aprile. 

Negli ultimi giorni, in Circumvesuviana, alcuni problemi hanno fatto saltare gli orari di arrivo e partenza delle corse. Soprattutto l’altro ieri, si sono registrate difficoltà nel funzionamento del software per la programmazione del materiale rotabile e guasti ai treni. Inoltre, la stazione di Pompei Santuario ha avuto guai al sistema di segnalazione. Un mix che ha portato disagi e le consuete polemiche. Nel mirino il nuovo orario che, partito come sperimentazione, è divenuto ordinario e, di fatto, potenzia la linea per Sorrento, penalizzando le altre. Uno dei portavoce del comitato dei pendolari, Enzo Ciniglio, accusa: «Per mesi i vertici Eav hanno sostenuto che il nuovo orario aveva portato alla quasi eliminazione di soppressioni e ritardi, ma la realtà ha smentito quotidianamente l’azienda». Il gruppo capitanato da Ciniglio e Salvatore Ferraro, insieme a un altro comitato attivo in costiera sorrentina, ha promosso una raccolta di firme e una delegazione ha incontrato i dirigenti Eav. 

Interpellata, l’Eav ha fornito i dati sulla puntualità delle corse da luglio a novembre 2023: si evince che con l’applicazione del nuovo modello in vigore da luglio 2023 sulla Napoli-Torre Annunziata-Sorrento 8 treni su 10 sono arrivati entro i 5 minuti, mentre nel 2022, nello stesso periodo, solo 3 treni su 10 contenevano il ritardo nei 5 minuti. In generale, su tutte le linee della Vesuviana il ritardo contenuto nei cinque minuti è stato del 70%, mentre l’anno scorso era di 21 punti percentuali in più. Resta il nodo della vetustà dei treni, alcuni dei quali risalgono alla fine degli anni Settanta.

Andrebbero sostituiti, ma proprio su questo fronte è arrivata la doccia gelata del presidente della Regione, De Luca.

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Nella diretta Facebook del venerdì, De Luca ha reso noto che Stadler Rail, la ditta che si è aggiudicata l’appalto per i nuovi treni, ha chiesto una proroga di qualche mese. «Abbiamo situazione di sofferenza nella Circumvesuviana - ha detto De Luca - l’azienda che doveva realizzare treni nuovi chiede una piccola proroga perché non si trova il materiale ferroviario. Purtroppo siamo in un periodo maledettamente complicato fra Covid, guerre, aumento dei costi energetici, fabbriche che chiudono, per cui è diventata complicata anche la costruzione di treni nuovi». Il presidente ha parlato di una possibile mediazione con Stadler, poi il manager Eav Umberto De Gregorio ha chiarito: «La commessa prevede la realizzazione di 100 treni, di cui 56 già contrattualizzati. La consegna del primo treno è prevista, da contratto, ad aprile e l’immissione in servizio per ottobre. Gli altri 55 treni saranno consegnati circa due o tre al mese con fine consegna a entro giugno 2026. Stadler sostiene di avere un nuovo ritardo di circa 7/10 mesi. Eav non può accettare nessun ulteriore ritardo e se ci sarà la responsabilità non è certamente di Eav. Dobbiamo comunque evitare la rottura contrattuale che metterebbe in crisi l’intero progetto: i treni in ogni caso arriveranno, è una certezza». Poi una stoccata alla gestione passata: «La gara che abbiamo fatto nel 2019 andava fatta 10 o 20 anni prima perché i treni dopo 30 anni dovrebbero andare in pensione, mentre i treni oggi in circolazione hanno anche 40 o 50 anni di vita».

Dopo la gara del 2019 ci fu un contenzioso promosso proprio da Stadler e l’aggiudicazione avvenne solo due anni dopo. In pieno Covid il primo annuncio dello slittamento nella consegna, da febbraio ad aprile del 2024. Ora il secondo: non più aprile ma, se va bene, fine anno. 

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