Clochard, a Napoli spuntano le tende dalla Marina a via Pessina: «Situazione fuori controllo»

Cartoni e coperte ovunque: nelle chiese lasciate aperte, nei locali dei bancomat, sotto i portici delle gallerie

L'accampamento dei clochard davanti al Mann
L'accampamento dei clochard davanti al Mann
di Maria Chiara Aulisio
Sabato 18 Febbraio 2023, 09:00 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 09:05
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Il dossier Caritas in un certo senso lo aveva anticipato denunciando l'incremento della povertà e anche le richieste di aiuto da parte delle famiglie. L'emergenza - si leggeva a chiare lettere nel volume che la Caritas redige ogni anno con l'obiettivo di dare voce e volto ai tanti che quotidianamente si rivolgono a loro - sta per esplodere, anzi è già esplosa, e la gestione dei senza dimora sta diventando sempre più complessa. È andata proprio così, forse anche peggio, soprattutto in questi giorni quando il grande freddo non ha dato tregua e volendo dare ascolto alle previsioni la temperatura sarebbe nuovamente destinata ad abbassarsi. Cartoni e coperte ovunque: nelle chiese lasciate aperte per combattere il gelo della notte, nei locali dei bancomat, sotto i portici delle gallerie, a piazza dei Martiri all'ingresso della libreria Feltrinelli, e ovunque sia possibile approfittare di un riparo. 

A due passi dal museo Nazionale, sotto lo sguardo incuriosito dei turisti, un clochard ha montato una tenda da spiaggia, di quelle che d'estate vengono utilizzate sulla sabbia e sui sassi, traspirante, impermeabile e resistente al vento. Il dono di uno dei tanti volontari che ogni giorno rifornisce di cibo, abiti e soprattutto coperte chi vive per strada. Stessa emergenza in via Cervantes e nella zona della stazione Centrale. Dallo scorso giovedì sono disponibili ventidue posti letto presso il Binario della Solidarietà, in via Taddeo da Sessa, dove potranno trovare accoglienza i senza dimora che di solito dormono sui cartoni nell'area di piazza Garibaldi.

Un'iniziativa di solidarietà partita direttamente dall'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, insieme con i volontari della Caritas diocesana. Solo un paio di settimane fa, sempre il vescovo, per far fronte al grande freddo notturno, aveva già deciso di aprire le porte della chiesa Santa Maria Avvocata, in via Foria, allestendo una struttura di accoglienza per ventotto persone. Posti letto tutti occupati anche nei dormitori e nelle strutture allestite in emergenza, e in maniera temporanea, da alcuni sacerdoti napoletani che, non senza difficoltà, ogni sera riescono ad accogliere qualche clochard. Prima di tutto gli anziani e quelli più sofferenti che ogni notte rischiano di morire di freddo.

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In grande attività - e non solo in questo periodo dell'anno - il mondo dell'associazionismo e del volontariato: tutte le sere gruppi di cittadini girano per le strade della città distribuendo cibo e latte caldo ai senza dimora. Gli stessi volontari che all'ora del pranzo allestiscono il servizio mensa nelle chiese o presso i centri parrocchiali. Un modo per collaborare con la Caritas nell'assistenza alimentare ai poveri della città. La solidarietà, dunque - e per fortuna - non manca. Napoli ha il cuore grande. Dalla Comunità di Sant'Egidio alla Croce Rossa sono in tanti a lavorare con l'obiettivo di rendere meno dura la vita dei nostri poveri. Purtroppo non basta, non basta mai. 

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