Il dossier Caritas in un certo senso lo aveva anticipato denunciando l'incremento della povertà e anche le richieste di aiuto da parte delle famiglie. L'emergenza - si leggeva a chiare lettere nel volume che la Caritas redige ogni anno con l'obiettivo di dare voce e volto ai tanti che quotidianamente si rivolgono a loro - sta per esplodere, anzi è già esplosa, e la gestione dei senza dimora sta diventando sempre più complessa. È andata proprio così, forse anche peggio, soprattutto in questi giorni quando il grande freddo non ha dato tregua e volendo dare ascolto alle previsioni la temperatura sarebbe nuovamente destinata ad abbassarsi. Cartoni e coperte ovunque: nelle chiese lasciate aperte per combattere il gelo della notte, nei locali dei bancomat, sotto i portici delle gallerie, a piazza dei Martiri all'ingresso della libreria Feltrinelli, e ovunque sia possibile approfittare di un riparo.
A due passi dal museo Nazionale, sotto lo sguardo incuriosito dei turisti, un clochard ha montato una tenda da spiaggia, di quelle che d'estate vengono utilizzate sulla sabbia e sui sassi, traspirante, impermeabile e resistente al vento. Il dono di uno dei tanti volontari che ogni giorno rifornisce di cibo, abiti e soprattutto coperte chi vive per strada. Stessa emergenza in via Cervantes e nella zona della stazione Centrale. Dallo scorso giovedì sono disponibili ventidue posti letto presso il Binario della Solidarietà, in via Taddeo da Sessa, dove potranno trovare accoglienza i senza dimora che di solito dormono sui cartoni nell'area di piazza Garibaldi.
In grande attività - e non solo in questo periodo dell'anno - il mondo dell'associazionismo e del volontariato: tutte le sere gruppi di cittadini girano per le strade della città distribuendo cibo e latte caldo ai senza dimora. Gli stessi volontari che all'ora del pranzo allestiscono il servizio mensa nelle chiese o presso i centri parrocchiali. Un modo per collaborare con la Caritas nell'assistenza alimentare ai poveri della città. La solidarietà, dunque - e per fortuna - non manca. Napoli ha il cuore grande. Dalla Comunità di Sant'Egidio alla Croce Rossa sono in tanti a lavorare con l'obiettivo di rendere meno dura la vita dei nostri poveri. Purtroppo non basta, non basta mai.