Cnr-Iriss, assicurazione
nelle emergenze naturali in Italia

Cnr-Iriss, assicurazione nelle emergenze naturali in Italia
Giovedì 21 Ottobre 2021, 21:55
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«L’Italia è il quarto Paese europeo per dimensione dell’economia e della popolazione. Una gran parte del suo territorio è esposto a qualche forma di rischio naturale (terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, frane, etc.). Questi rischi sono diffusi su tutto il territorio, con l’eccezione del rischio vulcanico, concentrato nelle province di Napoli (rischi eruttivi dovuti ai Campi Flegrei e al Vesuvio), Catania (Etna) e nelle isole di Stromboli e Vulcano. Alla pericolosità del territorio italiano si accompagna l’estrema vulnerabilità delle sue costruzioni, frutto anche di diffusa illegalità sia nella localizzazione sia nei criteri edificatori». Lo ha detto Antonio Coviello, ricercatore Cnr-Iriss e professore di Marketing Assicurativo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, organizzatore dell’evento, presentando la giornata di studio organizzata nell’ambito di “OttobreEdufin2021”, il mese dedicato all’educazione finanziaria che si terrà il 25 ottobre alle 11,30 nella sede dell’IRISS-CNR in piazza Bovio a Napoli. L’evento, che è divenuto ormai un appuntamento annuale, è patrocinato da Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Istruzione, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Banca d’Italia, ed altri Enti pubblici ed associazioni di consumatori.


«L’iniziativa di quest’anno pone sotto i riflettori dei relatori del seminario le emergenze naturali del nostro Paese, con i problemi di varia natura che esse sollevano, incluso gli effetti della pandemia Covid19, di cui il nostro Istituto si sta occupando da diversi anni attraverso uno specifico progetto di ricerca multidisciplinare, coordinato dal nostro ricercatore Antonio Coviello.  Abbiamo oggi sotto gli occhi i drammatici cambiamenti nella nostra vita prodotti, da un giorno all’altro, dalla pandemia.

Ma altri problemi, per ora non così evidenti ma che prima o poi esploderanno, e saranno anche molto più difficili da affrontare senza un approccio preventivo, dovremo sicuramente affrontare nel nostro futuro: a partire dal cambiamento climatico, un problema mondiale, per arrivare al rischio sismico e quello vulcanico; quest’ultimo, proprio nell’area napoletana, raggiunge i valori più alti al mondo», afferma Giuseppe De Natale, dirigente di Ricerca INGV ed associato all’INO-CNR.


Nel corso della giornata, infatti, saranno presentate le problematiche legate alle emergenze naturali, attraverso l’analisi comparativa dell’impatto della pandemia, del rischio sismico e di quello vulcanico. Circa i dati e gli effetti sul territorio della pandemia Covid-19 interverrà Grazia Memmolo, direttore Direzione territoriale Inail Napoli e Salerno. Per il rischio sismico, verranno analizzate da Gianluca Valensise (dirigente di Ricerca INGV) le vicende, anche giuridiche, legate alla distruzione di Amatrice durante il terremoto del 2016; per il rischio vulcanico, verrà evidenziato l’enorme problema dell’area napoletana, legato ad una densità abitativa e sviluppo urbanistico caotico, incompatibili con la pericolosità dell’area. 


«Per quanto riguarda la pandemia, abbiamo visto i problemi che un evento così impattante può generare, non solo da un punto di vista sanitario: le implicazioni economiche, quelle giuridiche del Green Pass o dell’obbligo vaccinale, quelle assicurative legate all’uso massiccio dello smart working, e così via», afferma Renato Somma, ricercatore INGV e associato IRISS-CNR. Nel corso dell’evento, saranno presentati inoltre importanti risultati scientifici da Antonio Coviello, Giuseppe De Natale, Renato Somma, anche molto recenti, ottenuti su vari aspetti della pandemia in Italia e nel mondo.

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