Incidenti a Napoli, dossi e autovelox al corso Umberto: «Pedoni da tutelare»

Passanti travolti, la mossa del Comune: «La sicurezza stradale resta una priorità»

Il Rettifilo
Il Rettifilo
di Dario De Martino
Giovedì 11 Gennaio 2024, 23:30 - Ultimo agg. 13 Gennaio, 07:27
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Dossi, autovelox ed eliminazione in alcuni tratti dei new jersey. Queste le misure che l’amministrazione comunale sta valutando per combattere l’insicurezza stradale di Corso Umberto, ma non solo. Una valutazione che si attende rapida visto che, nell’annunciare la volontà di intervenire su questi temi, l’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu ha definito come «prioritario» il tema della sicurezza stradale, in particolare al “Rettifilo”. D’altronde è lo stesso ex questore a definire «inquietante» l’incidente avvenuto martedì mattina quando il 72enne Francesco Esposito ha perso la vita dopo essere stato investito da un’auto blindata, guidata da un carabiniere, che effettuava servizio di scorta per un magistrato. Un dramma che ha riacceso i fari sulla necessità di intervenire sulla sicurezza stradale. D’altronde parlano i numeri: dall’agosto 2022, quando sul lungomare morì la 34enne Elvira Zriba, la lista dei pedoni vittime della strada è arrivata a 16 persone. 

«Abbiamo registrato nel 2023 un aumento del 30% delle vittime rispetto all’anno precedente. Per la nostra amministrazione la sicurezza stradale è un’assoluta priorità», spiega l’assessore De Iesu. L’esponente della giunta Manfredi sta lavorando insieme al collega con delega alle Infrastrutture Edoardo Cosenza per «migliorare la sicurezza delle strade e mitigare il rischio di incidenti. Vogliamo a tutti i costi - dice chiaro De Iesu - abbattere il numero di decessi e lesioni gravi». E quindi si procederà sicuramente con i dossi e con le strisce pedonali rialzate, come già fatto sul Lungomare. «Abbiamo notato che l’incidenza di incidenti, dove si è intervenuto con questo strumento, si è ridotta». Tra le valutazioni in corso c’è anche quella per «l’installazione di alcuni autovelox in città». 

Ma l’ex questore fa intendere che la misura su cui punta di più è quella dei dossi e delle strisce pedonali rialzate: «L’autovelox è sì un deterrente, ma più che altro permette di individuare gli autori di comportamenti scorretti.

La nostra priorità, oggi, è puntare soprattutto sulla prevenzione degli incidenti. E i dossi prevengono la velocità». In quali strade intervenire? l’amministrazione comunale punta soprattutto sui dati statitici forniti dall’unità operativa infortuni stradali della polizia municipale per capire quali sono i percorsi più pericolosi e che tipo di incidenti si verificano in ogni strada per definire al meglio la strategia d’intervento. Una priorità, però, è indubbia: il Corso Umberto. Anche perché, la morte di Francesco Esposito, fa seguito ad un altro decesso avvenuto soltanto tre mesi prima. Lo sa bene anche l’assessore De Iesu. «La prima cosa da fare - dice - è migliorare la segnaletica orizzontale. Poi stiamo sicuramente valutando l’installazione dei dossi». Ma non è tutto. Tra le altre ipotesi c’è anche quella dell’eliminazione, in alcuni tratti di strada, dei “new jersey” che separano le due corsie del “Rettifilo”. Perchè? «Il “new jersey” dà la sensazione agli automobilisti di poter procedere più velocemente. E poi limita la visibilità», spiega ancora l’assessore. 

L’occasione per parlare degli interventi da effettuare è stata la presentazione, avvenuta ieri nel centro di produzione Rai, della decima edizione di “Sii saggio guida sicuro”, l’evento che coinvolge le scuole secondarie di primo e secondo grado e gli studenti universitari nella sicurezza stradale. Il progetto, promosso dalla Regione Campania e attuato dall’Anci in collaborazione con l’associazione Meridiani, si concluderà l’8 maggio in piazza Municipio, dove sarà allestito il villaggio, con una incursione al vicino Teatro Mercadante per la premiazione finale del concorso d’idee per le scuole dal titolo “Inventa una soluzione per la sicurezza stradale”. «È un impegno importante della Regione. Anche una sola vita salvata è un motivo per proseguire in questa iniziativa», spiegano l’assessore regionale alla Sicurezza Mario Morcone e il presidente della commissione Bilancio del consiglio regionale Franco Picarone.

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«Dobbiamo fare di più, imporci uno sforzo collettivo, tutti insieme, contribuire a una responsabilità che ci richiama ad azioni concrete», il richiamo del presidente campano dell’Anci Carlo Marino. All’evento hanno partecipato anche l’ideatore del progetto Giuseppe Scanni, la vicepresidente dell’associazione Meridiani e segretario dell’ordine degli Ingegneri Ada Minieri, il presidente della fondazione Polis Don Tonino Palmese e il segretario del comitato scientifico del progetto Roberto Fasanelli.

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