«Luci di Natale a Napoli, troppi vincoli: sprecata un’occasione»

Camera di commercio, il leader critica i paletti imposti dalla Sovrintendenza

Ciro Fiola in conferenza
Ciro Fiola in conferenza
di Dario De Martino
Venerdì 15 Dicembre 2023, 23:30 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 09:30
4 Minuti di Lettura

Un po’ di Natale inizia a vedersi in città, con le prime luminarie installate dal Comune con 1.3 milioni messi in campo in extremis, e comunque in ritardo rispetto all’inizio del periodo natalizio, dal Municipio. Ma non doveva andare così. Sin da giugno c’era l’intesa con la Camera di Commercio pronta a investire 2,6 milioni, il doppio di quanto alla fine è stato messo in campo, per addobbare la città. La questione si è complicata a novembre: la gara per le luci di Natale non è stata fatta in tempo, con il bando saltato per questioni tecniche, e la Camera di Commercio ha ritirato il finanziamento. È stato il tema centrale della serata evento organizzata dalla Camera di Commercio per gli auguri di Natale e per un bilancio di fine anno, a cui ha partecipato anche il sindaco Gaetano Manfredi. Ma non solo. Nell’intervento del presidente dell’Ente camerale di registra, sempre in tema addobbi natalizi, un duro affondo alla Sovrintendenza e un nuovo attacco al gruppo delle “associazioni storiche”, la formazione trainata da Confcommercio, Unione industriali e Acen che contrappone, nella gestione della Camera di commercio, all’amministrazione Fiola. 

Ma andiamo con ordine, partendo dalla questione più dibattuta, quelle delle luminarie. «Ero d’accordo con il sindaco fin dal mese di giungo per realizzare un grande progetto per la città. Devo sottolineare che noi rappresentiamo la parte politica delle realtà governate. E in questo senso c’è stata unità di intenti», dice Ciro Fiola confermando la sinergia con l’amministrazione guidata da Gaetano Manfredi. «Se durante il cammino, chi avrebbe dovuto assicurare le procedure non è stato in grado di farlo, per motivi a me sconosciuti, l’epilogo non può essere attribuito a chi aveva promosso con slancio l’azione», aggiunge ancora Fiola. 

Di chi sono allora le responsabilità? Nemmeno il sindaco Manfredi è riuscito a capirlo bene: «C’è stato un problema amministrativo. Devo dire che neanche io ho capito nei dettagli che cosa è successo», ammette. E guarda già all’anno prossimo: «Adesso abbiamo trovato una soluzione temporanea, sicuramente l’anno prossimo lavoreremo con grande anticipo scegliendo strumenti diversi perché le procedure avviate avevano tempi troppo lunghi». Sempre in abito natalizio, si registra l’attacco di Fiola alla Sovrintendenza. L’inquilino del palazzo della Borsa esprime il suo rammarico «per non aver potuto regalare alla città un grande Villaggio di Babbo Natale, ad ingresso gratuito, con annesso mercatino natalizio, perché continuiamo a scontrarci contro una burocrazia miope e fatta solo di veti incomprensibili. La Sovrintendenza non ha voluto autorizzare il villaggio e ha alzato un muro burocratico contro la possibilità di installare tre alberi alti venti metri in alcuni punti della città». 

 

Quello di Fiola non è solo un bilancio di fine anno, ma anche di fine consiliatura visto che la Camera di Commercio va verso il rinnovo.

Un’elezione fatta di mille polemiche, con botta e risposta continui tra l’amministrazione Fiola e l’opposizione, fatta dalle associazioni storiche, che ha presentato numerosi ricorsi al tribunale amministrativo. E proprio a loro è dedicato l’affondo di Fiola all’inizio del suo intervento: «Questo è stato un anno in cui non ci siamo potuti occupare come avremmo voluto del sostegno alle imprese perché impegnati a dover rispondere alla macchina del fango. I nostri detrattori, che non posso più chiamare “opposizione”, sono professionisti del dossieraggio. Non c’è stata istituzione che non sia stata inondata di denunce o dossier infamanti. Un’azione divenuta guerriglia, che per colpire il sottoscritto, non ha fatto altro che danneggiare l’Ente». 

Video

In chiusura Fiola rivendica alcuni risultati: «Abbiamo impresso una svolta nel governo dell’Ente Camerale, restituendo alle imprese i soldi delle imprese. Abbiamo sottratto la Camera di Commercio al sistematico saccheggio di risorse». E per le prossime elezioni si dice fiducioso: «Se riusciremo a proseguire nell’esperienza di governo dell’Ente, per il prossimo Natale proveremo a superare queste logiche e non ci faremo trovare impreparati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA