Regione Campania, via libera al Def tra le proteste dell'opposizione

L'aula ha approvato anche la norma che modifica gli enti d'ambito per il ciclo integrato dei rifiuti

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
di Dario De Martino
Giovedì 3 Agosto 2023, 07:03 - Ultimo agg. 18:09
3 Minuti di Lettura

Ventotto voti a favore, quelli della maggioranza. Mentre l'opposizione lascia l'aula per protesta. Così il consiglio regionale ha approvato ieri il documento di economia e finanza per il triennio 2024-26. Quattro le direttrici su cui si articola il Defrc, presentato dal presidente della commissione Bilancio Francesco Picarone (Pd): migliorare i servizi del servizio sanitario, semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, favorire lo sviluppo economico ed occupazionale (attraverso il Pnrr, fondi europei e puntando su politiche per l'istruzione, la formazione e il lavoro) e accrescere la sostenibilità ambientale per una Campania «green».

Programmi giudicati evidentemente poco credibili dall'opposizione che ha abbandonato l'aula contestando i tempi stretti per l'esame di un documento di oltre settecento pagine. «Ormai la maggioranza non consente nemmeno più la discussione, non dando il tempo materiale di approfondire un documento fondamentale per il futuro della Campania», dicono i consiglieri di centrodestra (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Moderati e riformisti) accusando la giunta di «atteggiamento dispotico e antidemocratico». Fuori dall'aula anche i consiglieri del M5s: «Con la scusa maldestra e goffa di rispettare le scadenze, di fatto è stata azzerata la discussione. Tutto questo dimostra la scarsa considerazione che la maggioranza ha per questo importante momento di confronto». «Nonostante i tempi stretti, è stato garantito un ampio confronto», la replica dell'assessore al Bilancio Ettore Cinque. «Nel Def bisognava essere più chiari.

Con una operazione verità bisognava ricordare e scrivere che siamo ultimi in Italia nella sanità, nei trasporti, nell'utilizzo dei fondi europei», l'attacco del capo dell'opposizione Stefano Caldoro. 

Video

L'aula ha anche approvato (con la contrarietà dell'opposizione) la norma che modifica gli enti d'ambito per il ciclo integrato dei rifiuti. La norma stabilisce il termine di 120 giorni dalla entrata in vigore delle disposizioni entro cui gli Enti individuino le forme di gestione e affidino i servizi. Infine, ed è il passaggio principale, il disegno di legge introduce una nuova forma di esercizio di poteri sostitutivi da parte della Regione in caso di inadempimento. «L'obiettivo è dare tempi certi nella definizione dei modelli di gestione», ha spiegato il consigliere regionale del gruppo De Luca presidente Giovanni Zannini. Rinviato in commissione - per sentire le associazioni di categoria - il Puad (provvedimento che prevede l'adozione del piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative). 

© RIPRODUZIONE RISERVATA