La bilancia per le prossime elezioni della Camera di Commercio di Napoli pende per l’attuale amministrazione guidata da Ciro Fiola. Eccolo il trailer della nuova puntata della stagione giudiziaria-amministrativa della sfida tra le “associazioni storiche” guidate da Confcommercio, Unione Industriali e Acen e l’attuale gestione della Camera di Commercio fiolana trascinata dall’Aicast.
Proviamo a mettere ordine partendo da ieri mattina quando il Consiglio di Stato si è espresso sul ricorso presentato dalla Camera di Commercio. L’Ente di piazza Bovio si è rivolto alla suprema corte amministrativa dopo la sospensiva emessa dal Tar Campania per i ricorsi presentati da Cna, Confcommercio e Acen. Le tre associazioni, tra le protagoniste delle cosiddette “associazioni storiche” che da tempo si contrappongono alla gestione della Camera di Commercio a guida Fiola, erano state escluse dalle procedure per il rinnovo del Consiglio camerale. Confcommercio e Cna (sull’Acen diremo dopo) erano state “tagliate” dalla prossima tornata elettorale perché associazioni prive di una struttura a livello provinciale. Una linea interpretativa, quella di Fiola, che le due associazioni avevano contestato, facendo ricorso al Tar e ottenendo una sospensiva del provvedimento di esclusione con valutazione di merito fissata per il 17 gennaio 2024.
Un appuntamento che però è stato anticipato dalla decisione del Consiglio di Stato che ieri ha bloccato la sospensiva accogliendo il ricorso della Camera di Commercio. Annullata, quindi, la sospensiva del Tar e di fatto, come fanno notare dall’Ente di piazza Borsa, «confermata l’impostazione della procedura per il rinnovo del Consiglio camerale». La trattazione di merito del 17 gennaio al Tar, insomma, difficilmente potrà contestare quanto la sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Sergio De Felice, ha stabilito ieri annullando la sospensiva.
Ma il Consiglio di Stato ha emesso anche un’altra ordinanza, non del tutto favorevole alla Camera di Commercio.
Anche se ci saranno altre puntate della battaglia tra l’attuale maggioranza e le associazioni storiche, la partita giocata ieri dà un punto importante all’attuale presidente della Camera di Commercio. Il successo giudiziario su Confcommercio, in particolare, è un colpo molto duro alle ambizioni del gruppo guidato da Unione industriali e Acen. Inoltre, a supporto di Confocommercio e Cna, in giudizio al Consiglio di Stato si è costituito anche il ministero delle Imprese e del Made in Italy, cosa che non hanno fatto invece Unioncamere e Regione Campania. Bene ricordare che ad agosto le associazioni storiche si erano rivolte al ministero, e poi anche a Palazzo Santa Lucia, per chiedere il commissariamento della Camera di commercio. Richieste che non hanno avuto seguito. Ma ciò che fa esultare piazza Borsa e piangere piazza dei Martiri (sede dell’Unione industriali e dell’Acen) sono proprio le due ordinanze della suprema corte amministrativa che ieri ha dato una vittoria importante alla Camera di Commercio. Sarà il game decisivo per una nuova vittoria di Fiola e Aicast? Forse. Ma ci sono ancora un paio di palle da giocare.