Coronavirus, 75 positivi all’Imac di Caivano: fermato il macello avicolo

Coronavirus, 75 positivi all’Imac di Caivano: fermato il macello avicolo
di Marco Di Caterino e Ettore Mautone
Mercoledì 9 Settembre 2020, 23:30 - Ultimo agg. 10 Settembre, 10:06
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Settantacinque positivi al Covid 19, su 180 tamponi. Scatta la chiusura dell’intero stabilimento della Imac, l’azienda di macellazione avicola di Caivano. «È un cluster davvero importante – ha detto Antonio D’Amore, direttore generale dall’Asl Napoli 2 Nord - e di fronte a questi numeri il provvedimento di chiusura è sembrato essere davvero inevitabile e segue di poche ore la chiusura parziale di alcune zone della fabbrica, dove erano concentrati i primi venti casi che hanno fatto scattare l’allarme. Siamo in attesa dei risultati degli ultimi tamponi effettuati, poco meno di duecento». Tutti i contagiati, che risiedono nei comuni tra Napoli e Caserta, sono ora in quarantena presso i rispettivi domicili e solo il trenta per cento circa presentano lievi sintomi, quali tosse secca e leggere emicranie. Nelle prossime ore l’intero sito industriale verrà sottoposto ad un minuzioso processo di sanificazione. Dopodiché la Imac, potrebbe riprendere la produzione, ma a patto di impiegare operai esterni, risultati negativi al tampone orofaringeo. L’indagine epidemiologica, intanto, si è spostata sui contatti e le frequentazioni dei settantacinque contagiati, al fine di individuare quante più persone possibili abbiano avuto contatti con gli operai della Imac. E nonostante che i contagi nei macelli, davvero molto virulenti, aumentino di numero, le autorità sanitari di mezzo mondo “contagiato” non hanno ancora stabilito linee guida per evitare nel prossimo futuro altre Imac.  
 

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​Sono leggermente in calo, attestati a 203, i nuovi positivi al Coronavirus registrati ieri in Campania (conteggiati alla mezzanotte di martedì) su 7.154 tamponi, di cui 43 di rientro da viaggi (14 dalla Sardegna, 29 da Paesi esteri e 17 contatti stretti di precedenti casi di rientro, dunque poco più di un terzo del totale). La Campania resta seconda regione in Italia per nuovi casi dopo la Lombardia (218) e davanti al Lazio (175) restando invece in terza posizione, dopo la coppia Lombardia e Lazio, riguardo al totale di pazienti ospedalizzati e in rianimazione. Su questa prima linea però c’è da segnalare una novità: la Campania, con un nuovo ricovero, sorpassa il Lazio per numero di pazienti gravi intubati (finora entrambe a 9) raggiungendo quota 10. Nel bollettino di ieri si registra anche un decesso (un uomo del 1938 residente a Napoli). Si tratta del quinto paziente, il più anziano, che non sopravvive all’infezione, nel capoluogo, dall’inizio di agosto, mentre c’è almeno un’altra paziente in fase terminale, trasferita qualche giorno fa dal Cardarelli al Cotugno già in gravi condizioni, che versa in condizioni molto critiche. Uno scenario in cui a fronte dei 5 pazienti clinicamente guariti rimanda a un indice di infettività, per la Campania, leggermente in risalita. 

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