Sono circa settanta i laboratori privati della Campania in cui è iniziata la caccia al Coronavirus. Dopo il via libera della Regione ai tamponi a pagamento nei centri privati, sono iniziate le prenotazioni giunte a ritmo continuo ieri durante tutta la giornata. C'è chi ha attinto informazioni su come e quando eseguire il test, chi sul costo, chi sui tempi degli esiti e sulle conseguenze di un eventuale risultato positivo. Le strutture sono abbastanza capillarmente diffuse in tutte le province e in particolare nel Napoletano. Si tratta di strutture che devono essere molto attrezzati, dotate di settori analitici specializzati in grado di processare il materiale genetico del virus estratto dal materiale biologico contenuto nei tamponi. Laboratori già autorizzati e accreditati con il Servizio sanitario regionale in virtù di stringenti requisiti strutturali, strumentali e di personale e in grado di maneggiare e amplificare in vitro SarsCov2.
La Regione, dopo un lungo tira e molla e dopo aver concesso ai laboratori privati di effettuare i tamponi per i dipendenti di aziende private e di associazioni e società sportive ora, alla luce dell'andamento epidemiologico e della esponenziale curva di espansione dei casi, ha deciso di far scattare il semaforo verde alla richiesta di test da parte di privati cittadini ai laboratori della rete territoriale.
In prospettiva il numero dei laboratori autorizzati ad effettuare i tamponi potrebbe crescere arrivando fino a 400 in quanto Palazzo Santa Lucia, nella nota autorizzativa emanata l'altro ieri, parla espressamente, come prerequisito per effettuare le procedure, del possesso di settori specializzati di Microbiologia, e Genetica oltre che di Biologia molecolare. Ovviamente occorrono attrezzature ad hoc, macchine e reagenti, investimenti che però possono garantire un ritorno economico vista la pressante richiesta. L'allargamento della rete analitica dei tamponi, dal resto permette alle strutture sanitarie della Regione di tastare il polso agli asintomatici realmente circolanti in questo momento, in quanto le richieste dei singoli cittadini si configurano come analisi di screening che si aggiungono ai tamponi quotidianamente effettuati dalle Asl soprattutto nella cerchia dei contatti dei casi indice e dei soggetti individuati positivi seguendo altre strade.