Covid in Campania, numeri verdi ancora in tilt: «Troppi operatori infetti»

Covid in Campania, numeri verdi ancora in tilt: «Troppi operatori infetti»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 19 Novembre 2020, 08:35 - Ultimo agg. 14:25
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Miriadi di squilli a vuoto all'800909699, istituito a febbraio dalla Asl e ancora indicizzato come primo riferimento Google per assistenza sul Covid. Ancora in tilt, anche ieri, l'800814818, allestito dalla Regione per i tamponi rapidi a docenti e alunni in vista della riapertura parziale della scuola attesa al momento, e salvo ripensamenti, per il 24 novembre. Ha risposto invece ieri in 3 minuti il numero fisso del centralino della Asl Napoli 1 Centro, che avevamo provato a contattare a più riprese ma senza successo l'altro giorno.

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NUMERO VERDE COVID
La chiamata (la terza in due giorni) al numero verde 800909699 parte ieri alle ore 13.49.

Il copione è sempre lo stesso: all'inizio risponde una voce maschile registrata, ricordando che «il servizio è attivo tutti i giorni 24 ore su 24». Alle 13.51 arriva il primo avviso: «Tutti gli operatori sono momentaneamente occupati, la sua chiamata sarà gestita dal primo operatore disponibile». Passano 42 minuti di squilli a vuoto, quindi arriva un segno di vita dalla voce registrata: «La sua chiamata sarà la prossima a essere gestita, attendere prego». Ma si rivela un'illusione: seguono solo altre migliaia di squilli a vuoto. Passati altri venti minuti, alle 14.51, dopo un'ora e due minuti di attesa senza risposta, non resta che arrendersi e agganciare.


ASL NAPOLI CENTRO
La coperta corta del personale: alla base delle ore di squilli a vuoto per il numero verde sul coronavirus c'è principalmente questo fattore. Anche chi risponde ai malati (o sospetti tali) si è infettato col Covid, purtroppo. A spiegare la situazione è la stessa Asl Napoli 1 Centro - cui fa capo l'800909699 - impegnata in queste ore su mille fronti contro il virus. Dall'Autorità Sanitaria Locale fanno sapere che la «straordinarietà del momento allunga l'attesa» e che «attualmente, per questo numero verde sono in campo 4 operatori al 118, ma 2 di loro hanno il Covid». Fino all'estate - trapela dalla Asl - gli operatori dedicati erano circa 10, e rispondevano anche a chiamate provenienti da fuori Regione per informazioni iniziali sulla pandemia. A oggi ogni Asl ha il suo specifico numero verde e, con l'evolversi e il prolungarsi della pandemia, è facile intuire che le migliaia di richieste arrivate al numero in questione negli ultimi due mesi siano divenute per lo più domande mediche e terapeutiche. Di sicuro, però, resta il fatto che in primavera, quando i contagi in Campania e l'emergenza ospedaliera erano sensibilmente meno preoccupanti rispetto a oggi, c'erano 6 dipendenti in più a rispondere ai cittadini al centralino. Una buona notizia ieri però è arrivata, proprio dalla Asl Napoli 1 Centro: il numero fisso del centralino - che l'altro giorno era stato irrintracciabile - ha risposto in soli 3 minuti di attesa. Giusto sottolinearlo.


NUMERO VERDE SCUOLA
Una impasse di diversa natura ha invece intasato il numero verde per la scuola, che ha finora raccolto centinaia di prenotazioni, ma poche rispetto al numero di persone interessate. Alle ore 14.54, componiamo l'800814818: «Gentile utente - spiega immediatamente una voce robotica - ci scusiamo per il disagio, a causa dell'intenso traffico le linee sono momentaneamente indisponibili, e la invitiamo a riprovare più tardi, oppure, se vuole registrare un numero di telefono al quale essere ricontattato nel più breve tempo possibile, digiti 9». Il numero istituito pochi giorni fa dalla Regione Campania in vista della riapertura parziale delle scuole è ancora in tilt, ma almeno non squilla a vuoto per ore e ore. Dall'Unità di Crisi, che lo ha messo a disposizione, fanno sapere che sono arrivate migliaia di richieste «non congrue», su «ossigeno» e «terapie mediche», e che, con la collaborazione del Provveditorato, si sta procedendo a contattare i dipendenti degli istituti direttamente a casa per invitarli all'esame sanitario, sebbene sia facoltativo. Insomma, il numero verde della scuola è stato intasato da pazienti che poco o nulla hanno a che vedere con la scuola, ma che probabilmente erano alla ricerca di un'assistenza telefonica difficilissima da ottenere in queste ore di totale emergenza sanitaria in Regione. «L'interesse del personale scolastico per il numero verde è stato scarso - spiega la dottoressa Pina Tommasielli, membro dell'Unità di Crisi - Nell'ottica di contenere l'infezione e il contagio, rivolgo un invito a insegnanti, operatori e amministrativi: bisogna che docenti e operatori si sottopongano ai tamponi rapidi, visto che le richieste arrivate al numero verde dal personale scolastico erano state poche già prima che il numero verde si intasasse».
 

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