Coronavirus in Campania, pronte sei terapie per battere il Covid-19

Coronavirus in Campania, pronte sei terapie per battere il Covid-19
di Ettore Mautone
Lunedì 20 Aprile 2020, 08:30 - Ultimo agg. 13:30
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La Sars Cov2 è una patologia nuova, causata da un virus semplice ma dalla evoluzione clinica complessa e ancora oscura. Per ogni fase della malattia sono in corso sperimentazioni di molecole e farmaci. Principi attivi già utilizzati in altre patologie ma che, si ipotizza, possano avere un effetto di cura. In Campania la molteplicità degli studi segue la quantità, e qualità, dei centri di ricerca. A partire dallo studio Aifa, di cui la Campania è capofila, del Tocilizumab, farmaco antiartrite che Paolo Ascierto del Pascale, e altri ricercatori del Cotugno, stanno utilizzando contro il virus. Lo studio include tutti gli ospedali Covid della Campania. In pista anche l'ospedale di Pozzuoli da cui parte l'uso di un altro anticorpo monoclonale che mira ad agire sull'infiammazione. «Sono tante le domande che ricercatori e scienziati si pongono - avverte Maurizio Bifulco, docente di Patologia generale presso il dipartimento di Medicina molecolare e Biotecnologie mediche della Federico II - perché, ad esempio, il virus colpisce più gli uomini delle donne? Perché in menopausa sono più suscettibili? E perché i bambini non si ammalano? Cosa determina la letalità? C'è un legame con il clima, hanno influenza i fattori inquinanti e geografici?». Bifulco ha messo sotto la lente, con alcuni studi appena pubblicati, la membrana lipidica del virus come un possibile target di terapia, o di prevenzione. Sarebbe il metabolismo del colesterolo a essere implicato nel trasporto del virus all'interno delle cellule, nel suo assemblaggio e replicazione. «Il colesterolo - dice Bifulco - influenza le prime fasi dell'infezione. In particolare, nello stadio iniziale, i virus legano recettori specifici concentrati all'interno di aree di membrana plasmatica ricche di colesterolo».
 

 

Partendo dal ruolo antivirale e antinfiammatorio del resveratrolo parte, invece, la sperimentazione di Ettore Novellino e Alessandro Sanduzzi Zamparelli contro le polmoniti infettive (Tbc e Sars Cov2) in aerosol e per via orale. Sull'assunto che sia la tromboembolia venosa generalizzata a condurre in rianimazione, e a morte, i pazienti, un altro ricercatore campano, Corrado Perricone, già docente di Ematologia della Sun ed ex direttore della immunoematologia del Pausilipon: propone uno screening della popolazione più esposta all'infezione (i sanitari, ad esempio) per identificare determinanti immunologici e fattori trobofilici su cui intervenire preventivamente con anticoagulanti come le eparine a basso peso molecolare che sono di recente entrate nelle sperimentazioni di Aifa. Molto sentita l'impossibilità - segnalata da anatomopatologi e giuristi (come l'avvocato Angelo Pisani) - di effettuare indagini necroscopiche sui cadaveri a causa dell'inagibilità delle sale settorie della Federico II. 
 

L'antivirale Remdesivir l'11 aprile è stato approvato per l'uso nella polmonite da Covid-19 (al di fuori della sperimentazione clinica), attivo solo in 10 centri clinici italiani tra cui il Cotugno. Un farmaco aperto a gruppi di pazienti a condizione che soddisfino specifici requisiti riguardo al tipo, e allo stadio, della malattia. Della Idrossiclorochina si è già detto molto. La Regione Campania ha attivato con Aifa una rete nazionale per l'importazione dei farmaci a livello centrale in modo da ottimizzare le scorte, e ha adottato alcune misure che consentano di differenziare le prescrizioni tra pazienti affetti da patologie reumatologiche e relative al trattamento di Covid-19 in modo da contenere gli eventuali sprechi di farmaco. Le farmacie del territorio lo erogano per l'artrite reumatoide su ricetta dematerializzata per 30 giorni di terapia. Per il Covid l'approvvigionamento segue il canale delle farmacie ospedaliere attraverso la procedura di 5-7 giorni, in funzione dell'evoluzione clinica della patologia. L'ultimo ritrovato riguarda il gabesato mesilato, impiegato per il trattamento della pancreatite e come anticoagulante nell'emodialisi che alcuni scienziati, tra cui Annalisa Capuano farmacologo clinico della Vanvitelli, e Franco Bonaguro virologo del Pascale, stanno per sperimentare contro Covid-19. 

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