Covid a Napoli: assalto alle farmacie, un'ora di attesa per il tampone antigenico

Covid a Napoli: assalto alle farmacie, un'ora di attesa per il tampone antigenico
di Melina Chiapparino
Lunedì 27 Dicembre 2021, 23:50 - Ultimo agg. 29 Dicembre, 08:15
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A Napoli è assalto alle farmacie, sempre più affollate per la richiesta di tamponi antigenici. Anche ieri mattina, la pioggia non ha fermato le persone che senza scoraggiarsi di fronte alle lunghe code, hanno atteso persino un’ora, prima di sottoporsi ai test rapidi per la rilevazione del Covid. Da Fuorigrotta a Chiaia, così come nel cuore del Vomero fino alle periferie cittadine, si è registrata l’impennata degli ingressi negli hub delle farmacie con numeri ben più consistenti per la platea richiedente i tamponi, piuttosto che quella dei candidati da vaccinare. Il boom dei test che, nel giro di un quarto d’ora, sono in grado di accertare la positività al virus con una buona percentuale di affidabilità, è cresciuto soprattutto in questi ultimi giorni, a cominciare dal 24 dicembre per la necessità di “ricongiungersi con parenti e amici”. 

Il numero di tamponi antigenici effettuati ieri, a Napoli e in provincia, equivale ad almeno il doppio della quantità realizzata prima del 20 dicembre. Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, si è registrato un notevole incremento delle richieste di test rapidi che ha registrato dei veri e propri “picchi” nelle giornate del 24 e del 25. «Le cifre sono aumentate fino a raggiungere quasi i 100mila tamponi quotidiani sul territorio di Napoli e provincia, relativi all’attività di oltre 400 farmacie, impegnate anche sul fronte vaccinale» spiega Riccardo Maria Iorio, presidente di Federfarma Napoli che considera «inevitabile il formarsi di file e tempi di attesa considerando il grande boom di richieste per i tamponi rapidi».

Per chi ieri si è sottoposto ai tamponi in farmacia, c’è stato da aspettare un tempo medio compreso tra i 40 minuti e l’ora e, nell’arco della giornata, le code più lunghe si sono verificate nelle fasce orarie mattutine.

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Comune denominatore per il boom delle richieste, è senz’altro l’esigenza di “poter incontrare parenti e amici in tranquillità e sicurezza”. La voglia di ricongiungersi con i propri cari, non è più percepita come un pericolo per chi, fronteggia il rischio del contagio Covid con le precauzioni dei test rapidi e, in tanti altri casi, anche col vaccino. «In famiglia siamo tutti vaccinati con due dosi ma, visto che nei prossimi giorni incontreremo altri parenti, abbiamo proposto di tamponarci per sentirci più sicuri» hanno spiegato due coniugi in fila ieri mattina davanti alla farmacia “Del Vomero” su via Giacomo Piscicelli. In tanti altri casi, l’esigenza dei test rapidi è da considerare un vero e proprio “contact tracing”, ovvero una sorta di tracciamento effettuato in autonomia dopo aver saputo di amici o parenti positivi al virus. «Sono venuto solo per un eccesso di zelo perché più di una settimana fa, ho incontrato un amico che ora ha il Covid ma, in ogni caso, sono abbastanza tranquillo perché ci siamo visti all’aperto» ha raccontato un 23enne del Vomero, anche lui ieri in fila sul marciapiede di via Piscicelli. 

Tra le interpretazioni della “corsa al tampone” c’è anche il punto di vista di chi considera questi controlli «una vera e propria presa di coscienza da parte della popolazione che, vuole concedersi il ricongiungimento, senza adottare comportamenti a rischio» come ha spiegato Vincenzo Santagada, presidente dell’ordine dei Farmacisti e assessore comunale con delega alla Salute. «Le farmacie si stanno dimostrando nuovamente di essere degli anelli fondamentali per l’ingranaggio del sistema sanitario - ha aggiunto Santagada - ma l’invito, ora più che mai, è a vaccinarsi perché la sicurezza non va garantita solo in occasione delle festività». L’impennata dei test rapidi, in ogni caso, non ha intralciato l’attività vaccinale degli hub farmaceutici. «Abbiamo bisogno di assicurarci un ritorno alla normalità e questo può accadere solo col vaccino» ha concluso l’assessore. 
 

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