Covid a Napoli, test rapidi per i cenoni: è già record di richieste

Covid a Napoli, test rapidi per i cenoni: è già record di richieste
di Ettore Mautone
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 23:30 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 14:45
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Tracciare, testare, trattare: sono le tre “T” per intercettare precocemente i casi e i contagi di Coronavirus. I tempi per ottenere l’esito del tampone diagnostico molecolare (due o tre giorni), sebbene sia il sistema più attendibile, rendono però sostanzialmente impraticabile un efficace screening e tracciamento precoce dei contatti dei positivi. In vista delle feste di Natale sono in tanti tra figli, nipoti e parenti che hanno programmato un incontro in famiglia, a pensare a un controllo preventivo per rendere sicura la cena con i nonni. Pur rispettando le regole, che limitano a pochi commensali gli incontri, e pur adottando tutte le precauzioni, il rischio, inutile negarlo, resta alto. L’opzione alternativa per cenoni e riunioni di famiglia più sicure è ricorrere a un controllo rapido. Il tampone antigenico può essere un valido strumento. Pur con una attendibilità inferiore rispetto a quello molecolare (dal 20 al dal 50 per cento), quando ci sono quadri clinici sospetti è quasi sempre uno strumento che non fallisce e anche nei casi asintomatici non rileva solo le basse cariche virali che, nella maggior parte dei casi, sono scarsamente infettanti. 

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Dove praticare dunque questi controlli? I primi a dotarsi di tamponi rapidi antigenici sono stati gli ospedali, le prime linee dei pronto soccorso, per evitare di incubare il virus facendo entrare pazienti giunti in ospedale per altre patologie ma intanto positivi al virus. Ma questi non fanno al caso nostro. Da alcune settimane sono entrati in campo i medici di famiglia. In maggioranza hanno aderito all’accordo siglato con governo e Regione e dunque in tutte le Asl ci sono studi attrezzati. Il tampone è gratuito e va prenotato. Nell’ambito delle rete dei medici del proprio quartiere almeno uno deve assicurare la prestazione o presso uno studio, nella cosiddetta Aft (Aggregazione funzionale territoriale) oppure in tende allestire dai Comuni in punti strategici della città. A Napoli presso il parcheggio Anm di Chiaiano (per i distretti 28-29-30) nell’area sosta del palazzetto Gaetano Argento a Fuorigrotta (per i distretti sanitari 24-25-26-27) e al parcheggio Anm dell’ex mercato ortofrutticolo al Centro direzionale a Napoli est (distretti 31-32-33). «I tamponi rapidi stanno funzionando molto bene con centinaia di accessi quotidiani per postazione - avverte Luigi Sparano, segretario regionale della Fimmg il maggior sindacato di categoria - ogni giorno dalle 10 alle 16 dal lunedì al sabato i colleghi inviano i pazienti (contatto stretti, sospetto diagnostico) alle tre postazioni attive a Napoli utilizzando una piattaforma che utilizzano tutte le Aft napoletane in cui sono segnate le anagrafiche e gli esisti».

Il paziente viene convocato con un appuntamento preordinato fissando ora, giorno e sede Le tre postazioni». I medici si sono organizzati bene con un Pc che consente ai camici bianchi di fornire le risposte ai pazienti in tempo reale: 15 minuti di attesa e arriva il responso. Se si è positivi è d’obbligo l’isolamento e un successivo tampone molecolare di conferma. I medici sono affiancati dai medici in formazione per la medicina generale. Per ora le attività proseguiranno fino al 31 dicembre e nel 2021 con molta probabilità scatterà una proroga.  

Autorizzate a praticare il tampone rapido, a pagamento (circa 20 euro a carico del paziente), sono anche le farmacie territoriali se dotate di spazi idonei. Ormai in ogni quartiere di Napoli se ne trova una che ha organizzato la prestazione. Infine ci sono i laboratori di analisi: al contrario dei tamponi molecolari, eseguibili sono in alcuni centri dotati di settori specializzati, il test rapido antigenico lo possono fare tutti.

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