Terza dose, ora a Napoli è boom: ma nelle scuole aumentano i focolai

Terza dose, ora a Napoli è boom: ma nelle scuole aumentano i focolai
di Ettore Mautone
Sabato 20 Novembre 2021, 23:58 - Ultimo agg. 21 Novembre, 17:14
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Boom di terze dosi nei centri vaccinali napoletani: funziona l’alert fatto scattare nei giorni scorsi per sms dalla Asl Napoli 1 per migliaia di cittadini già vaccinati con doppia dose e che hanno visto scadere i 6 mesi dalla conclusione del primo ciclo di immunizzazione anti Covid. Elenchi che la Asl aggiorna quotidianamente. Un memo utile per capire che è il momento di fare un ulteriore richiamo contro Sars-Cov-2 e dare una spinta agli anticorpi che dopo 180 giorni, come ormai noto dagli studi clinici, tendono a calare in modo drastico. Alla Mostra d’Oltremare ieri, per la prima volta da settimane, si sono viste lunghe file di cittadini disciplinatamente in coda per accedere al Covid vaccine center di Fuorigrotta. L’accesso è per tutti diretto e senza prenotazione. Dalle mille somministrazioni di terze dosi registrate lunedì scorso giovedì si era già saliti a oltre 3mila (sulle 5mila in totale somministrate in quel giorno). Un trend in ulteriore crescita: ieri già a metà mattinata il cruscotto del manager della Asl Ciro Verdoliva segnava 1.560 dosi Pfizer e 60 Moderna che a fine giornata hanno bissato il record del giorno prima.

In totale i napoletani che hanno più di 80 anni e che hanno effettuato la seconda dose di vaccino anti Covid da più di 6 mesi sono oltre 32mila: di questi quelli che si sono vaccinati con la terza dose addizionale (gli immunodepressi) e terza dose booster sono in totale circa 13mila. In attesa del terzo richiamo sono dunque circa 19.000.

Se non bastasse anche tra i 70-79enni maturi per la terza dose (21mila), ce ne sono 15.067 che sono attesi nei centri vaccinali. Quote ulteriori candidati alla dose booster si contano tra gli insegnanti (oltre 10mila da vaccinare con la terza dose) a cui aggiungere alcune migliaia dei camici bianchi e personale sanitario. Una quota di questi sono stati vaccinati negli ultimi due giorni. «Per informare i cittadini della possibilità di effettuare le terze dosi e invogliarli a recarsi nei centri vaccinali – avverte il manager della Asl Ciro Verdoliva – abbiamo inviato negli ultimi due giorni oltre 100 mila messaggi ad altrettanti cittadini che hanno maturato la tale opportunità entro il 30 novembre. È un invito e non è una prenotazione». L’accesso è infatti libero e diretto: «Continueremo così di settimana in settimana anticipando di una o due settimane la scadenza dei sei mesi». 

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La Asl Napoli 1 è intanto impegnata anche sui controlli nelle scuole dove si concentrano ogni giorno nuovi focolai: in città sono 37 le classi passate in Dad e in quarantena, 129 i casi segnalati nell’ultima settimana (una piccola frenata rispetto ai 147 della settimana precedente) con 45 casi individuati nella scuola primaria, 32 nelle scuole secondarie di I grado e 40 alle superiori con 20 docenti e 5 unità di personale non docente risultati positivi al tampone, 405 i contatti scolastici in quarantena mentre sono 69 i contatti familiari in attesa di responso. I test salivari nelle scuole sentinella sono stati finora un mezzo flop ma la Asl da domani si è attrezzata per praticare centinaia di tamponi molecolari agli studenti da monitorare. Dal lunedì al sabato negli orari pomeridiani ha riaperto infatti il drive-in del Frullone dove sono stati effettuati solo nella giornata di ieri 353 tamponi. Mentre per le scuole su 500 convocati si sono presentati in 368. In base ai nuovi protocolli definiti una settimana fa dal ministero della Salute il camper mobile è accessibile dalle 14,30 alle 18,30 tutti i giorni, tranne la domenica, per effettuare tamponi ad alunni e studenti.

«Rispetto ai contagi rilevati - avverte Verdoliva - abbiamo convocato i docenti e gli alunni delle classi da tamponare al ritmo di oltre 500 studenti al giorno e anche qualche docente sono giunti in sede dove abbiamo il drive-in aperto. Proseguiremo su questa strada nell’attività di testing». Nell’ambito della popolazione scolastica a Napoli ci sono 32 mila ragazzi residenti della fascia di età dai 12 ai 19 anni non vaccinati a fronte di un gruppo che conta circa 83mila adolescenti a cui si aggiungono oltre 50mila bambini da 6 a 11 anni che non possono ancora vaccinarsi. «Ragazzi che sono diffusori e in cui il virus corre veloce senza incontrare ostacoli fino a quando la vaccinazione non sarà rispettivamente autorizzata e completata - sottolinea Antonio Corcione, direttore della Rianimazione dell’azienda dei Colli - ragazzi che possono portare il contagio in famiglia dove ci sono ancora troppi anziani fragili non vaccinati».
 

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