Aggrediti, minacciati, inseguiti da moto di grossa cilindrata. Le loro auto danneggiate dai colpi di grossi bastoni e da coltelli che hanno sventrato gli pneumatici. Uno dei copertoni, in una sorta di delirante messaggio di sfida, è stato squarciato anche nei pressi della caserma dei carabinieri, dove una delle vittime, Francesco Zanfardino, segretario della sezione Pd di Afragola, si era recato per denunciare quanto subìto nel corso della notte tra venerdì e sabato. Insieme al segretario cittadino hanno presentato denuncia anche la deputata del M5S Iolanda Di Stasio, la cui auto è stata danneggiata a colpi di bastone, e Salvatore Iavarone, responsabile per Europa Verde dell'area a nord di Napoli. Tutti sono stati aggrediti dalle squadre di attacchini che in barba al rispetto delle regole, pochi minuti dopo la mezzanotte di venerdì, inizio del silenzio elettorale, armati di manifesti, secchi di colla e bastoni hanno preso ad affiggere manifesti di un candidato di Fratelli d'Italia - un neomelodico peraltro presente per controllare - e di un altro candidato di una lista civica dello schieramento di centrodestra, coprendo così completamente la pubblicità elettorale di altri candidati dei vari schieramenti.
È in questo clima di veleni e violenza che stamattina si aprono i seggi per l'elezione del nuovo sindaco di Afraghola. Proprio per evitare il ripetersi dell'abuso delle affissioni selvagge, venerdì sera il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Iazzetta al termine del comizio di chiusura aveva lanciato l'iniziativa di un «presidio» dei tabelloni.
Intanto a qualche chilometro di distanza, nel Rione Salicelle, quartiere difficile, fortino della camorra, pesantissimo ago della bilancia elettorale, il segretario cittadino del Pd affrontava un'altra situazione molto pericolosa. Francesco Zanfardino, che aveva appena individuato un'altra squadra di attacchini che stavano affiggendo manifesti di alcuni candidati di una lista civica di centrodestra, è stato minacciato di morte e costretto a una fuga precipitosa in auto, inseguito da alcune moto di grossa cilindrata per chilometri, fino a Piazza Gianturco. Qui uno dei centauri è sceso dalla moto e, sotto gli occhi di decine di persone, ha squarciato lo pneumatico dell'auto del segretario. L'arrivo di un'auto dei carabinieri ha poi riportato un po' di calma. In piazza Gianturco si è immediatamente recato Antonio Pannone, candidato a sindaco dello schieramento di centrodestra, che ha espresso la sua condanna per quanto accaduto e la piena solidarietà all'avversario, rimanendo con lui fino alle quattro del mattino. Di vile aggressione e di campagna elettorale sporcata ha scritto sulla sua pagina social Gennaro Giustino, candidato a sindaco con uno schieramento di centro, esprimendo la piena solidarietà agli aggrediti. Messaggi di vicinanza e solidarietà sono arrivati da Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e da Francesco Boccia, responsabile Enti locali del Pd. Tutti hanno sollecito le forze dell'ordine ad attuare piani di prevenzione per assicurare il corretto e sereno svolgimento della due giorni elettorale.