Sassi e oggetti contro i poliziotti impegnati nella rimozione di una catasta di legname al Cicerone, sequestri di materiale infiammabile in tutti i quartieri e un giovane denunciato nel rione Scanzano dopo il lancio di una molotov. Il bilancio della notte dei falò della camorra è decisamente il più positivo degli ultimi anni, a Castellammare, dove la festa dell'Immacolata è un'occasione per rinnovare belle tradizioni marinare e di fede, ma anche tristi usanze di cui i clan si sono appropriati per lanciare messaggi inquietanti. Come avvenne due anni fa al «bronx Faito» del rione Savorito, dove la famiglia Imparato incendiò il classico «fucaracchio» impiccando un manichino e affiggendo uno striscione contro i collaboratori di giustizia: «così muoiono i pentiti, abbruciat».
Stavolta, tra norme anti-covid, maltempo e dispositivi ad hoc, la notte dell'Immacolata ha visto prevalere il buonsenso, anche se il dispiegamento di forze dell'ordine è stato necessario in tutti i quartieri. A Pozzano, nei pressi della chiesa, un falò è stato spento pochi minuti prima della mezzanotte dai vigili del fuoco, giunti sul posto dopo la segnalazione di polizia e carabinieri.
Al rione Cicerone, alcuni ragazzini (neanche imputabili per la giovanissima età) hanno scagliato pietre e oggetti verso la polizia, fortunatamente non colpendo nessuno. Non avevano gradito il sequestro di una tonnellata e mezza di legna accumulata nei giorni scorsi. Poco dopo in piazzetta Mari hanno provato nuovamente a organizzare un altro falò, spento in pochi minuti. I ragazzini si sono dati alla fuga spedendosi tra i vicoli del quartiere. A via Privati, alle porte di Scanzano, una pira di legno di sei metri è stata rimossa intorno alle 22: sequestrato anche lo striscione che recitava «'a Maronna a noi ci aspetta, guardatevi a diretta» rimandando ad un video mai partito sui social e con tanto di firma «R*S», la sigla del rione roccaforte del clan D'Alessandro.
Proprio a Scanzano, in via Rivo San Pietro, è stato denunciato a piede libero il pregiudicato R.A., 19 anni: aveva lanciato una molotov contro una catasta di legno, che però non ha preso fuoco per l'intervento dei carabinieri che lo hanno multato anche per la violazione delle norme anti-covid. Al rione Santa Caterina, nel centro antico di Castellammare, di notte i carabinieri hanno fatto rimuovere un cumulo di legna in vico Licerta, dove in mattinata è stato improvvisato ugualmente un falò «in ritardo» tra petardi e applausi dei pochissimi ragazzini presenti. Poco distante di lì è stato arrestato per evasione Manuel Spagnuolo: il 42enne era ai domiciliari per il furto ai danni del carabiniere pestato in villa comunale in estate.
In totale sono stati rimossi circa 215 metri cubi di legname da bruciare; sono state identificate 40 persone di cui 5 sanzionate per violazioni della normativa anti Covid-19.