Primo passo, la sicurezza. Lo hanno definito venerdì scorso in Prefettura, anche alla luce degli ultimi episodi registrati dalla cronaca, a proposito di degrado, violenze, raid estemporanei. Ed è così che sono stati potenziati i presìdi militari e di forze dell’ordine in piazza Garibaldi, a ridosso della Ferrovia. Pattiglie miste, per la precisione: che si avvalgono degli uomini di strade sicure messi a disposizione di recente dal Ministro dell’Interno, per le principali aree metropolitane italiane.
Ieri mattina, un sopralluogo a piazza Garibaldi da parte del sindaco Gaetano Manfredi e del prefetto Michele di Bari, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine.
Un piano del Viminale, in piena sintonia con il ministero della Difesa, che serve a garantire presìdi di uomini in divisa sul territorio, contro caos e illegalità diffuse. Un piano che sta dando i propri frutti, come emerge dall’analisi dei più recenti fatti di cronaca. Sono stati gli uomini dell’Esercito a intervenire in più di un’occasione in zona Ferrovia contro aggressioni armate nei confronti di cittadini e turisti. Hanno sventato rapine e sbrogliato risse tra bande di extracomunitari, ma - al di là della casistica dei singoli episodi - hanno garantito presìdi militari che bastano da soli a fare deterrenza, oltre che garantire una percezione di sicurezza in chi attraversa l’area della principale stazione ferroviaria. E non è tutto.
Conviene ricordare anche quanto accaduto di recente al Vomero, in via Morghen, in occasione del crollo di un pezzo di manto stradale. Sono stati gli uomini dell’Esercito a salvare i due cittadini finiti nella voragine, agendo con un tempismo provvidenziale, dal momento che le due vittime del crollo furono salvate anche dalla caduta di alberi e pali della corrente elettrica. Ieri, dunque, il rafforzamento del piano sicurezza. I 122 nuovi militari hanno portato a 620 unità il numero complessivo di uomini e donne dell’Esercito italiano, a disposizione della prefettura per i servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili e per compiti di perlustrazione e pattugliamento, in concorso e insieme alle Forze di polizia. Va ricordato, inoltre, che altre 100 unità, poi, sono dedicate alle esigenze della Terra dei Fuochi. Ma restiamo in zona Ferrovia. La sicurezza è il primo step. Poi toccherà agli appalti per il restauro dell’arredo urbano, ma anche per l’assistenza dei meno abbienti. Si lavora grazie a patti tra pubblico e privato, nel tentativo di rafforzare la strategia finalizzata al miglioramento dell’area. Un piano che dovrebbe arginare mercatini di stracci e occupazioni estemporanee dei marciapiedi, per restituire decoro alla prima zona visitata da chi sbarca a Napoli con il treno.