Inaugurazione anno giudiziario a Napoli, è allarme codice rosso: «Boom di violenza sulle donne»

Dispersione scolastica: denunciati 228 genitori

L'inaugurazione anno giudiziario a Napoli
L'inaugurazione anno giudiziario a Napoli
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Sabato 27 Gennaio 2024, 09:45 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 09:15
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Aumentano i reati da codice rosso. Anzi, a leggere le statistiche rese pubbliche durante la giornata inaugurale dell’anno giudiziario, si registra «un aumento esponenziale di violenza dell’ambito familiare soprattutto nei riguardo di delle donne secondo le segnalazioni provenienti legione dei carabinieri di Napoli».

Allarme anche per quanto riguarda la dispersione scolastica, dal momento che nella consueta relazione del presidente di corte di appello Eugenio Forgillo emerge un dato su tutti: sono stati deferiti alla autorità giudiziaria 228 persone esercenti la potestà genitoriale, che evidentemente non hanno tutelato i loro figli, che non sono risultati presenti tra i banchi. È una conseguenza della piattaforma telematica, fortemente voluta da prefettura e da Procura, che monitora l’andamento scolastico per i ragazzi del distretto. 

 

Sempre in materia di devianza giovanile, i magistrati segnalano anche la ricerca di una legittimazione carismatica «fatta di ostentazione di simboli, come la barba accentuata, tatuaggi particolari in vista, utilizzo dei social, per evidenziarli per evidenziare con essi da appartenenza ad un gruppo, ma anche di azioni di fuoco in pubblica via in prossimità di abitazioni di esponenti dei gruppi avversari». 

A margine della cerimonia di inaugurazione, interviene il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, che ragiona sui fenomeni criminali presenti sul territorio, ma anche sui progetti di riforma in campo. 

Ecco il pensiero del procuratore: Mi pare che continuamente ci sono queste cose (in riferimento alle stese di gang giovanili), c’è una intensificazione». «Ho visto che qui a Napoli ci sono vari livelli di camorra, quella che si ammazza per controllare 200 metri quadri, quella nella imprenditoria e quella del dark web.

Ci sono tre livelli di camorra, bisogna rispondere a queste situazioni. Quanto alla prima, controlla il territorio, ma non mi pare che stiano vincendo, sul piano numerico tantissimi fatti di sangue sono stati scoperti da forze dell’ordine di primissimo piano. Poi c’è un problema normativo, quello di una visione organica dei codici. Non serve a niente fare interventi spot che sembrano contraddittori, bisogna sedersi attorno al tavolo con persone che la mattina vanno in udienza. Affidarsi a luminari, come da Cartabia alla riforma Nordio, non produce risultati positivi».

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