Napoli, la polizia municipale chiude il locale e caccia i clienti: «Ma è abuso di potere, ho la licenza»

Napoli, la polizia municipale chiude il locale e caccia i clienti: «Ma è abuso di potere, ho la licenza»
di Attilio Iannuzzo
Domenica 24 Maggio 2020, 18:02 - Ultimo agg. 19:43
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Le forze dell'ordine gli chiudono il locale cacciando i clienti rimasti all'interno, nonostante la licenza per la ristorazione. È Luca di Martino, titolare del BiSi Drink, nella zona dei «baretti», a raccontare la sua odissea. Ha spiegato le sue ragioni alla polizia municipale, ma è stato tutto inutile.



«L'altra  sera - racconta Luca - uno dei comandanti della polizia municipale di chiaia, ha comunicato ai miei soci del BiSi Drink e del Bi-LateraL, i nostri locali a Chiaia, che nonostante la nostra licenza di ristorazione, dovevamo chiudere alle 23. I miei soci hanno giustamente fatto notare che, per l’ordinanza numero 49, noi potevamo continuare ad esercitare la nostra attività sia come servizio al tavolo che come asporto, cosi come ci era stato permesso nei due giorni precedenti dai membri della polizia municipale, dai carabinieri e dalla polizia di stato. Sono i verbali di controllo a testimoniarlo tutto ciò».
 


Una situazione paradossale che, a detta dei titolari, non può avere giustificazioni. «Non comprendiamo - continua Luca - perché non possiamo continuare a lavorare con le licenze e così come previsto da decreto. Hanno cacciato perfino i clienti dal locale costringendoci anche a rimborsare lo scontrino, dicendo che non potevamo continuare a lavorare». Intanto, nonostante l’ordinanza numero 49 permettesse ai ragazzi di lavorare, non gli è stato concesso. «Purtroppo - conclude il titolare - questa volta non possiamo fare finta di niente. Questo è un abuso di potere, approfittando di una normativa poco chiara e che lascia spazio alle più varie interpretazioni».

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