Licola Lido, bagni vietati per le piogge di Ferragosto

Licola Lido, bagni vietati per le piogge di Ferragosto
di Gennaro Del Giudice
Sabato 20 Agosto 2022, 12:33
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Nuovo stop ai bagni a Licola mare. Sedici giorni dopo la revoca del precedente divieto di balneazione, i novecento metri del tratto di costa denominati Licola Lido tornano ad essere nuovamente off-limits. La disposizione è arrivata in seguito ai risultati delle analisi svolte dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania lo scorso 16 agosto e trasmesse nella giornata di ieri al Comune di Pozzuoli. Dai campioni prelevati in mare sono emersi valori di inquinamento oltre la soglia, ragion per cui è scattata l'ordinanza sindacale che vieta i tuffi in mare lungo l'intero tratto che si estende da via del Mare, in corrispondenza dell'alveo dei Camaldoli, fino al confine con la frazione di Licola che ricade nel comune di Giugliano.

Si tratta dello stesso specchio d'acqua che era già stato interdetto lo scorso 23 luglio per poi ritornare balneabile il 3 agosto in seguito a nuovi prelievi dell'Arpac. In quell'occasione nel mirino finì una fuoriuscita di liquami in seguito a un troppo pieno della rete fognaria, proveniente dal Rione Toiano, che scarica nel collettore borbonico e che a sua volta convoglia verso i depuratori di Cuma-Licola: l'ipotesi è che questo, una volta tappato, abbia poi riversato in mare; questa volta, invece, la condizione di non balneabilità potrebbe essere stata provocata dalle piogge della notte di Ferragosto che avrebbero ingrossato l'alveo dei Camaldoli il quale, raccogliendo le acque bianche e i troppo pieno fognari dei comuni di Giugliano, Marano, Napoli, Calvizzano e Qualiano, avrebbe poi scaricato di tutto in mare. Un disastro visibile all'indomani sia lungo l'arenile di Licola che in mare dove, oltre alla puzza di fogna, erano presenti rifiuti di ogni genere.

«Sia la Regione che la Città Metropolitana devono mettere in campo iniziative per tenere pulito l'alveo dei Camaldoli perché è inaccettabile avere situazioni del genere al termine di ogni temporale», afferma Umberto Mercurio, presidente dell'associazione ambientalista Licola Mare Pulito: «Il 15 agosto c'è stato un temporale e il 16 l'Arpac ha fatto i prelievi quando in mare era finito di tutto. Bastava attendere dodici ore, il tempo necessario alle correnti per portare tutto via e molto probabilmente a quest'ora non stavamo a parlare di non balneabilità». Da inizio stagione l'Arpac aveva indicato al Comune di Pozzuoli, sulla base dei prelievi effettuati in mare, di disporre il divieto di balneazione per tutto il 2022 nel tratto di costa opposto alla zona interdetta ieri, che va da via Sibilla fino al promontorio di Cuma. Nel frattempo un altro tratto di mare è sub iudice: è quello compreso tra Arco Felice e Lucrino dove nella giornata di giovedì sono stati effettuati i prelievi urgenti richiesti all'Arpac dal sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni i cui risultati sono attesi per la giornata di oggi. Qualora i valori di inquinamento dovessero superare la soglia limite e dovesse essere riscontrata la presenza di batteri dannosi per la salute, scatterà immediatamente il divieto di balneazione. Intanto, anche ieri, l'affluenza dei bagnanti negli stabilimenti della zona è stata bassa, complici anche le incerte condizioni metereologiche e l'invito, da parte del sindaco di Pozzuoli e degli stessi gestori degli stabilimenti balneari, ad evitare, in via cautelativa, di fare il bagno in attesa di conoscere ufficialmente lo stato di salute delle acque.
 

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