Napoli, Alessia Neboso morta a 21 anni dopo l'intervento al seno: «Voleva essere più bella per le nozze»

La Procura apre un'inchiesta per omicidio colposo: scatta l'ispezione nella clinica

Alessia Neboso, morta dopo l'intervento al seno
Alessia Neboso, morta dopo l'intervento al seno
Maria Chiara Aulisiodi Maria Chiara Aulisio
Giovedì 21 Settembre 2023, 23:26 - Ultimo agg. 23 Settembre, 19:40
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È morta a 21 anni, Alessia Neboso, una settimana dopo l’intervento chirurgico al quale aveva scelto di sottoporsi per aumentare il volume del seno. Sembrava che tutto fosse andato per il verso giusto, la ragazza stava bene e anche i primi controlli post operatori non avevano segnalato alcun problema. Tutto regolare, dunque, almeno fino allo scorso lunedì quando Alessia ha iniziato a star male: febbre alta e senso di spossatezza, tosse, astenia e disturbi gastrointestinali.

Una condizione che peggiorava di ora in ora: da qui la decisione della famiglia di portarla al pronto soccorso della casa di cura Villa dei Fiori di Acerra dove la ragazza è arrivata in codice rosso: «I colleghi in servizio hanno capito subito che la situazione era molto seria - spiega il dottor Feliciano Ciccarelli - gli indici di funzionalità erano tutti alterati, i reni non funzionavano già più, aveva i globuli bianchi a 17mila e iniziava a respirare a fatica».

L’analisi del quadro clinico non lascia troppi dubbi: in atto c’è una grave infezione: «L’abbiamo sottoposta a tutti gli esami possibili per cercare di capire al più presto dove fosse localizzata la sepsi: ecografia e tac all’addome, poi la tac al torace dalla quale si è capito che il problema arrivava proprio da lì, dai polmoni». Alessia viene “stabilizzata” e portata nel reparto di rianimazione dove morirà dopo poche ore nonostante i tentativi disperati dei medici di tenerla in vita. 

Erano mesi che la giovane estetista aveva in mente l’intervento chirurgico. «Il suo sogno - racconta una cara amica - era quello di sposarsi indossando un bel vestito scollato che mettesse in evidenza il suo nuovo decollete. Il complesso del seno piccolo Alessia lo ha sempre avuto, anche se poi non è vero che era tanto piccolo, anzi: secondo me era quasi perfetto. Ma non voleva sentire ragioni e ora aveva deciso di rifarselo, non le importava niente di quello che dicevano gli altri. Non voleva stare a sentire manco il suo fidanzato, pure lui non era d’accordo. Quando veniva a casa a farmi le mani non parlava d’altro e ora era felicissima di aver trovato il coraggio di andare dal chirurgo». 

Tanto lavoro, decine di clienti, che poi erano anche amiche, nella zona di San Pietro a Patierno, un po’ di soldi messi da parte per concedersi il regalo che desiderava: il seno un po’ più grande, un paio di taglie in più, e poi il matrimonio con il suo storico fidanzato. Qualcuno le consiglia di rivolgersi ai medici di una clinica napoletana specializzata in chirurgia plastica e medicina estetica, «fidati, sono bravissimi, il seno poi è la loro specialità e non sono neanche troppo cari. Ti troverai bene, vedrai». Prima visita, esami di routine e la data dell’operazione: lunedì 11 settembre. Intervento di prima mattina e ritorno a casa in serata. «Da quello che ci è stato raccontato - spiega il dottore Ciccarelli della clinica Villa dei Fiori - dal giorno dell’intervento, avvenuto l’11 settembre, fino al 18 era sempre stata abbastanza bene. I primi malesseri - sempre secondo il racconto che ci è stato fornito - tra la sera del 18 settembre e il 19. Poi il progressivo peggioramento fino al giorno 20 quando, in codice rosso, è arrivata qui da noi in condizioni molto critiche. È morta di arresto cardiaco la giovane Alessia ma è chiaro che alla fine è sempre il cuore a cedere quando gli organi sono irrimediabilmente compromessi».

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La famiglia ha già sporto denuncia: i genitori e il suo fidanzato chiedono che venga fatta chiarezza sulla morte della ragazza: «Se ci sono delle responsabilità dovranno venire fuori. Se Alessia è morta per colpa dei medici vogliamo giustizia: stava benissimo, bella, giovane e in buona salute. Devono dirci che cosa è successo in quella sala operatoria». Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo coordinata dal pool guidato dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Intanto, nella clinica napoletana è subito scattata un’ispezione disposta dal manager della Asl Napoli uno, Ciro Verdoliva.

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