Svedese, trentenne in metro a Napoli:
clochard col coltello aveva già aggredito

Svedese, trentenne in metro a Napoli: clochard col coltello aveva già aggredito
di Nico Falco
Venerdì 9 Giugno 2017, 08:49 - Ultimo agg. 15:01
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«Napoli è pronta ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza. Sebbene il rischio zero non esista, gli occhi sono bene aperti. Si trattava di un clochard ubriaco, non c'è nel modo più categorico alcun riferimento al terrorismo, ma l'intervento tempestivo è stata la dimostrazione che le forze dell'ordine sono bene attente». In serata, il questore di Napoli, Antonio De Iesu, mette la parola fine a una storia che per tutto il pomeriggio aveva creato non poche preoccupazioni, dopo che si era sparsa la voce che «un uomo dalla carnagione scura, con un coltello, minacciava la gente». Il passaparola era stato velocissimo e, in tempi di psicosi terrorismo, il minimo sospetto ha generato il caos. E così è bastata la vista di una lama per scatenare il fuggi fuggi, con decine di persone che si sono accalcate alle uscite e, appena si sono aperte le porte, sono scappate verso scale. In realtà non c'era stata nessuna aggressione e l'uomo, descritto da alcuni come mulatto, è uno svedese di 31 anni, biondo e carnagione chiara, ubriaco e con un coltello da cucina in tasca. I fatti risalgono alle 14.30, in un vagone della Linea 1 della Metropolitana in direzione Piscinola, poco prima della fermata dei Colli Aminei. Axel Viktor Russ era già nel vagone quando alcuni passeggeri hanno visto l'arma. Aveva un coltello con lama seghettata di circa venti centimetri, ancora con l'etichetta attaccata, forse l'aveva appena comprato.
 



La dinamica non è ancora chiara, si dovrà attendere l'esame delle immaggini della videosorveglianza interna per capire cosa effettivamente stesse facendo. Le testimonianze sono discordanti: qualcuno afferma che quel giovane, tatuato anche sul viso, impugnasse il coltello, altri invece sostengono che gli fosse caduto da una tasca. I passeggeri, temendo di venire aggrediti, si sono allontanati mentre il ragazzo urlava qualcosa di incomprensibile. Pochi istanti dopo il treno è arrivato in stazione e i viaggiatori si sono precipitati verso l'uscita. Nella ressa che si è creata una donna è caduta sbucciandosi un ginocchio. Intanto, al centralino della Polizia di Stato sono arrivate diverse chiamate di cittadini preoccupati che segnalavano la presenza di un uomo armato nella metropolitana, vestito con un bermuda, una t-shirt nera e una bandana rossa; sul posto è stata inviata una pattuglia dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura, agli ordini del primo dirigente Michele Spina.

I poliziotti si sono fatti largo tra la gente che usciva spaventata dalla stazione e, arrivati nei pressi dei binari, hanno trovato il ragazzo. Si sono avvicinati per identificarlo ma lui, nel tentativo di sottrarsi al controllo, si è divincolato ed è stato bloccato soltanto dopo una breve colluttazione nel corso della quale due agenti sono rimasti lievemente contusi. Il coltello è stato recuperato dai vigilanti della metropolitana, intervenuti quando è scattato l'allarme, e consegnato ai poliziotti. Tramite il passaporto gli agenti sono risaliti all'identità del giovane e i successivi controlli col terminale hanno dissipato ogni dubbio: si tratta di un clochard che vive a Napoli da una ventina di mesi e si esclude qualsiasi forma di collegamento con organizzazioni terroristiche.
Dagli accertamenti è venuto fuori che Russ, già denunciato a Catania nel dicembre 2016 per gli stessi reati, il 29 maggio era stato arrestato a Napoli dai carabinieri per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale; processato per direttissima, era stato condannato a sei mesi con pena sospesa e quindi scarcerato. Ieri, nuovamente in manette con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e denunciato per detenzione di strumenti atti ad offendere, è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale.

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