La sentenza del giudice del Tribunale di Napoli Marcello Amura, depositata ieri, ha accolto le tesi dei consulenti dell' associazione «Giusta Causa», del medico legale fiorentino Francesco Nobili, alla quale si erano rivolti il marito e le due figlie di Filomena Cotena, morta il 6 dicembre 2006. Cinque giorni prima la donna fu sottoposta in clinica ad angioplastica e fu dimessa il giorno dopo nonostante la diagnosi di «malattia coronarica multivasale». Il 5 dicembre la signora Cotena - che avvertiva dolori al petto - si rivolse nuovamente ai medici della Clinica, che si limitarono, però, a prescriverle solo l' eliminazione di un cerotto antalgico.
Nel corso della notte le condizioni della donna peggiorarono drasticamente: nel pomeriggio del giorno dopo morì dopo un estremo tentativo di intervento dei cardiochirurghi della struttura sanitaria.
La sentenza (895/2017) del Tribunale di Napoli ha giudicato «incongruo» l' intervento di angioplastica, ritenendo più appropriato un intervento di rivascolarizzazione miocardica mediante un by-pass, ed ha giudicato frettolosa ed immotivata la dimissione della paziente, avvenuta il 2 dicembre 2006, il giorno dopo l' angioplastica.