Napoli, arresti oggi ai Quartieri Spagnoli: tre baby camorristi in carcere

La base operativa del clan emergente in vico Lungo San Matteo

La polizia ai Quartieri
La polizia ai Quartieri
di Giuseppe Crimaldi
Mercoledì 17 Aprile 2024, 11:24 - Ultimo agg. 17:34
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Avevano deciso di impossessarsi dei Quartieri spagnoli anche a costo di militarizzare la zona con dei chack-point. Si autofinanziavano commettendo scippi e rapine. Avevano un sogno da realizzare: comandare sul territorio del centro storico, sulle orme della paranza dei bambini e degli affiliati al clan di Emanuele Sibillo, che li avevano preceduti nella famigerata faida di Forcella. Ma per loro si sono aperte le porte del carcere di Nisida: all'alba di oggi la polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto la misura carceraria nei confronti di tre indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di lesioni personali, porto e detenzione di armi da fuoco, violenza privata e rapina, tutti aggravati anche dalle modalità mafiose. 

Le indagini 

Le indagini della Squadra Mobile di Napoli iniziano il 5 novembre del 2022,quando un giovane - Vincenzo M. , nome già noto alle forze dell'ordine, viene ferito con un colpo di pistola al gluteo all'interno di una sala scommesse della zona.

La vittima del raid non si fece refertare, ma la Polizia riuscì comunque a intercettare l'episodio facendo scattare verifiche e approfondimenti. Grazie alle immagini di videosorveglianza e ad alcune testimonianze gli inquirenti iniziarono a stringere il cerchio intorno a un gruppetto di giovanissimi sui quali ricadevano numerosi sospetti: da quelli che li riconducevano a numerosi episodi di rapine al tentativo di militarizzare i Quartieri, anche con posti di blocco e perquisizioni personali effettuate giorno e notte a chiunque passasse nel "loro territorio".

Il ferimento di Vincenzo M. venne dunque subito inquadrato nell'ambito delle mire espansionistiche di un gruppo di giovani ambiziosi che volevano ritagliarsi il loro spazio all’interno delle dinamiche criminali dei Quartieri Spagnoli, tenuto conto che la vittima, attualmente detenuta, è da considerarsi elemento di vertice dell’omonima famiglia criminale. 

Il fortino del clan 

Durante le attività è emerso che il nascente gruppo criminale era dedito a reati contro il patrimonio e disponeva anche di un’ampia disponibilità di armi, avendo stabilito la sua base operativa in vico Lungo San Matteo: un'area sottoposta a un ferreo controllo, anche militare. I tre arrestati, che giravano sempre armati di pistola, per evitare attacchi da componenti di altri gruppi antagonisti, hanno in più occasioni perquisito i cittadini non noti che, in particolare nelle ore notturne, transitavano nella loro zona di influenza. In carcere sono finiti D.D.B (anch'egli "rampollo" di una storica famiglia criminale dei Quartieri; V.S. e A.M. L'inchiesta conta anche un quarto indagato, che sarebbe già detenuto in Spagna.

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