Sangue sulle strade a Napoli, Campagnola: «Atleti travolti dai Pirati, ora i dossi anche a Posillipo»

Parla in presidente del Circolo Posillipo

Aldo Campagnola
Aldo Campagnola
di Gianluca Agata
Lunedì 21 Agosto 2023, 10:43
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«Non dimenticate via Posillipo». Il presidente del Circolo rossoverde, Aldo Campagnola, sfoglia dalle colonne del Mattino il programma del Comune di Napoli che prevede i dossi anti-pirati per fermare la strage dei pedoni e «umilmente e con la massima collaborazione nei confronti dell'Amministrazione con la quale abbiamo un ottimo rapporto» alza l'asticella dell'attenzione su via Posillipo: "Indianapolis" nella parte che va dal Bagno Elena a Largo Sermoneta.

Cosa chiedete?
«Cosa abbiamo già chiesto.

In due o tre pec inoltrate nel corso degli ultimi otto mesi abbiamo richiesto un semaforo, delle telecamere e l'installazione di due dossi con attraversamento pedonale, uno a monte, verso il Bagno Elena ed un altro davanti al nostro circolo».

Zona pericolosa quella di via Posillipo.
«Il circolo è frequentato da persone di ogni età ed in ogni momento della giornata. Dai bambini e i ragazzi che praticano attività sportiva, dagli atleti agonisti agli anziani che frequentano il circolo. Parliamo di migliaia di persone quotidianamente considerando ragazzi, genitori, soci, tecnici, allenatori. Molte di queste persone hanno una età avanzata e hanno bisogno di qualche secondo in più per attraversare. Se a questo aggiungiamo il problema del parcheggio, sono in tantissimi che frequentano la parte bassa di via Posillipo attraversando una strada pericolosa. Una serie di rettilinei che portano le vetture a correre. Abbiamo più volte sfiorato gli incidenti con nostri atleti quasi investiti o motorini letteralmente scaraventati dalle auto in corsa. È un tratto paragonabile a Indianapolis per la velocità con il quale viene attraversato dalle macchine in transito».

Problematica già affrontata con l'Amministrazione?
«Con il Comune abbiamo un ottimo rapporto e ci rendiamo conto che la nostra è soltanto una delle tante richieste che sono pervenute in una agenda di interventi fittissima. Quando abbiamo visto il programma dei dossi anti-pirati ecco che abbiamo chiesto un intervento anche su via Posillipo. È bene pensare a tutta la città, da via Caracciolo a piazza Sannazaro, ma non dimentichiamo via Posillipo, una strada pericolosissima».

Che zona è quella in cui si trova il circolo?
«Dal punto di vista della sicurezza ha bisogno di un presidio fisso di forze dell'ordine sempre e non occasionalmente. Non pensiamo soltanto alla strada e alla viabilità ma anche agli chalet ed alla movida che si scatena nei fine settimana. Arrivano sì quelli che vogliono godersi una serata tranquilla, ma anche quelli che vogliono solo creare confusione e spesso ci scappano gli episodi di cronaca. Abbiamo bisogno di un presidio fisso per far tornare la tranquillità sempre anche perché ci sono delle zone mal frequentate».

I circoli cosa possono fare?
«La volontà è quella di confrontarci, dal Posillipo fino alla Canottieri in questo ipotetico miglio nel quale ci sono tutti i circoli rappresentativi di Napoli per parlare di sicurezza. Sicurezza del territorio come sicurezza stradale. La nostra mission è quella di formare uomini, cittadini e noi dobbiamo fare sistema perché siamo portatori di valori che passano attraverso lo sport e le nostre attività. Con i circoli parleremo di sicurezza facendo delle proposte da presentare agli organi competenti. Viviamo in zone bellissime ma, e penso alla zona degli chalet, nel fine settimana sono invivibili, dove accade di tutto e dove ci sarebbe bisogno di un controllo capillare».

Le sue proposte personali?
«Che questa sia una città che privilegi dalle 0 alle due ruote. Mezzi pubblici ma anche piste ciclabili e pedalata assistita. Gli scooter non lo diciamo nemmeno. Tra buche ed altro si rischia ogni volta. Penso anche a servire meglio aree nella zona est che sono abbandonate a loro stesse. Oltre il Centro direzionale arrivare con scooter o biciclette non è affatto facile. Però, ripeto. Lo dico con spirito costruttivo perché questa Amministrazione si sta muovendo bene».

Dialogare con la città un compito del Posillipo?
«Un dovere dei circoli perché la nostra mission è quella di formare uomini vicini al territorio. Essere infrastrutture del sociale che un giorno si troveranno ad essere i manager del domani. Noi lo facciamo attraverso lo sport e siamo convinti che attraverso questi valori potremo formare uomini migliori».
 

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