Napoli, calo delle presenza a messa: un sacerdote propone uno «Chiesa bus»

La particolare proposta di padre Antonio Rungi teologo passionista, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta

Un prete che impugna un rosario
Un prete che impugna un rosario
Venerdì 18 Agosto 2023, 16:34 - Ultimo agg. 16:56
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Un «chiesabus» per arginare il calo delle presenze dei fedeli a messa. È la proposta di padre Antonio Rungi, teologo passionista, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta e in passato, per lunghi anni, impegnato nella diocesi di Sessa Aurunca, nel Casertano. «Il calo di partecipazione alla messa da parte di giovani e meno giovani, oltre ai noti fattori, come la pandemia, certamente è dovuto anche al fatto che molte persone non possono recarsi in chiesa, perché abitano lontano dai luoghi di culto, molto spesso in campagna, senza mezzi di trasporto personali o familiari», dice il sacerdote. «Non sempre - aggiunge - trovano la disponibilità da parte dei familiari ad accompagnarli alle celebrazioni del mattino, di mezzogiorno o alla sera, per cui molti rinunciano e trovano una soluzione seguendo la messa in tv».

Cosa fare, dunque, si chiede padre Antonio, «per venire incontro alle necessità di tante persone che vorrebbero venire in chiesa e non possono?». «Una proposta, insieme alle altre - è la sua idea - è di attivare un servizio bus o navetta per la messa domenicale e festiva a cura delle stesse parrocchie e, visto che si tratta di un servizio sociale, anche, eventualmente, a carico degli Enti locali». «Si tratta - continua - di approntare un progetto di mobilità per gli anziani e per quanti sono sprovvisti di mezzi di trasporto. Una navetta di collegamento tra periferia e chiesa parrocchiale, visto che tanti si giustificano che non possono venire a messa perché non hanno nessuno che li accompagni».

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