Stazione zoologica Anton Dohrn, la storia dell'acquario narrata da una medusa

Il libro sarà presentato giovedì alle 16.30 nella sezione museale Darwin-Dohrn

I disegni di Francesco Frongia
I disegni di Francesco Frongia
di Diego Del Pozzo
Martedì 4 Aprile 2023, 15:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 09:55
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La storia della Stazione zoologica Anton Dohrn e del suo fondatore, raccontata dall'inatteso punto di vista di una medusa, è al centro di un bel volume a fumetti che arriva oggi in libreria, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione del centro di ricerca biomarina napoletano. Scritto da Diego Cajelli con disegni di Francesco Frongia, edito da Feltrinelli Comics, il graphic novel s'intitola La medusa immortale (pagine 112, euro 17), con riferimento a una particolare caratteristica della «protagonista», la Turritopsis dohrnii (questo il nome della specie, scoperta da August Weismann nel 1883 proprio nel golfo di Napoli), che dopo aver raggiunto la fine della sua esistenza è in grado di riavviare il ciclo vitale ripartendo da zero, in una sorta di teorica immortalità. Il libro viene presentato giovedì alle 16.30 nella sezione museale Darwin-Dohrn, in occasione del vernissage della mostra delle tavole originali di Frongia (che sarà presente), nell'ambito di «Comic(On)Off», la sezione di eventi extra del «Comicon».

Muovendosi tra sorprendente invenzione fantastica e minuziosa ricostruzione storica, La medusa immortale è un'avventura emozionante che cala il lettore nei misteri dell'esplorazione sottomarina e nella storia della nascita e del consolidamento della Stazione zoologica di Napoli attraverso i decenni, grazie ai disegni di Frongia e alla fluidità dello storytelling di uno sceneggiatore esperto e abile come Cajelli, tra gli autori di punta di Sergio Bonelli editore su testate storiche come «Zagor», «Nathan Never», «Martin Mystère» e «Dylan Dog», ma da una ventina d'anni anche tra le firme di «Diabolik». 

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Cajelli, come nasce questo originale racconto a fumetti?
«Per festeggiare i 150 anni dalla fondazione della Stazione zoologica, nell'ambito del progetto "Comics & science" coordinato da Andrea Plazzi per il Cnr, si è sviluppata l'idea di realizzare un fumetto sulla storia della struttura.

Io avevo già scritto in passato per "Comics & science" e sono stato coinvolto come sceneggiatore. Abbiamo fatto una prima gita all'acquario e siamo rimasti lì per un'intera giornata a chiacchierare con i responsabili, in modo da farci raccontare il più possibile luoghi e persone, a partire dal fondatore Anton Dohrn, questo geniale biologo tedesco, amico e corrispondente di Darwin. Naturalmente, però, per evitare che la storia venisse fuori troppo didascalica serviva un elemento capace di far emergere gli aspetti emozionali».

È nata così l'idea della medusa come narratrice?
«Sì. Per me, infatti, il fumetto deve puntare innanzitutto sul coinvolgimento emotivo dei lettori, senza essere mai noioso o didascalico. Così, durante le ricerche abbiamo scoperto l'esistenza di questa particolare specie di medusa, con quella caratteristica unica che è sembrata perfetta per costruirvi intorno una trama capace di unire passato e futuro. Peraltro, io ho una grande passione per la fisica quantistica e mi piace molto gestire l'elemento temporale nelle storie in modo anche inusuale. In definitiva, nel libro tutto ciò che è raccontato è storicamente ben documentato, mentre la messa in scena è inventata e propone anche elementi appartenenti al genere fantastico».

A inizio volume c'è una dedica dalla quale emerge un suo rapporto molto forte col mare.
«In effetti, mio padre è un fotografo subacqueo. E appena ha saputo del progetto mi ha mostrato tantissime sue foto, che poi ho fornito al disegnatore come materiale sul quale basarsi. Posso sicuramente dire di avere un rapporto molto intimo col mare, anche se non conoscevo la Stazione Dohrn prima di questo lavoro».

Che ne pensa del fumetto come strumento di divulgazione scientifica?
«Lo trovo adattissimo, poiché la sua forza è di saper spiegare in modo semplice e narrativo cose anche molto complesse». 

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