Napoli, drogato e rapinato alla Rotonda Diaz: «Mio padre è in ospedale per quegli stupefacenti nel caffè»

Napoli, drogato e rapinato alla Rotonda Diaz: «Mio padre è in ospedale per quegli stupefacenti nel caffè»
di Maria Chiara Aulisio
Venerdì 23 Settembre 2022, 09:39 - Ultimo agg. 24 Settembre, 08:51
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Lo hanno drogato per portargli via quattro anelli d'oro. Armando Dello Iacono, 79 anni, è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Cardarelli. I fatti risalgono allo scorso martedì: sole e temperatura ancora estiva, l'uomo, pensionato napoletano, decide di andare a godersi uno degli ultimi bagni di settembre sulla spiaggia della Rotonda Diaz. Un'abitudine alla quale non rinuncia neanche d'inverno, quando il tempo glielo consente: abita alla Riviera di Chiaia, Armando, quattro passi e raggiunge la spiaggetta dove ormai lo conoscono un po' tutti, bagnanti e pescatori.

È seduto sulla sua seggiola di plastica, i piedi nell'acqua e il giornale tra le mani, quando gli si avvicina un ragazzo, sembrava una persona perbene, - avrebbero poi raccontato ai familiari alcuni testimoni - circa vent'anni, capelli scuri, jeans e maglietta colorata. Armando è un uomo assai socievole, simpatico e particolarmente affabile: bastano pochi minuti per fare amicizia con quello sconosciuto e avviare la classica conversazione da spiaggia. Ciò che accadrà di lì a poco al povero pensionato lo racconta Paola, sua figlia, avvisata d'urgenza dal personale del 118: «Ancora non riesco a crederci, per prendersi quattro anelli neanche di grande valore, hanno messo a rischio la vita di una persona. Papà è ancora in uno stato di coma, i medici non riescono a svegliarlo, speriamo che questa storia non vada a finire nel peggiore dei modi». Sulla base del racconto di alcuni testimoni - che mai avrebbero immaginato che si trattasse di un delinquente in azione - il giovane offre un caffè ad Armando che lo accetta volentieri: «Mio padre non deve averci trovato nulla di strano, era un gesto gentile - dice Paola - invece in quel bicchierino di plastica c'era droga. Droga pesante, non sappiamo quale, ma in ospedale gliel'hanno ritrovata nel sangue». È bastato poco, dopo aver buttato giù il caffè, perché Armando perdesse lucidità, equilibrio e attenzione: «Chi era sulla spiaggia mi ha raccontato che il ragazzo gli spalmava la crema solare su braccia e mani. Ancora una volta non ci hanno trovato niente di strano, qualcuno ha addirittura pensato che potesse trattarsi del nonno con il nipote».

E invece mentre spalmava la crema è riuscito a sfilargli tutti gli anelli prima di andar via cercando di non attirare l'attenzione: «È vero che i testimoni con cui ho parlato lo hanno visto barcollare ma hanno pensato che fosse ubriaco. Capita spesso su quella spiaggetta di imbattersi in chi va lì a smaltire la sbornia. Solo quando papà si è praticamente addormentato qualcuno si è avvicinato e finalmente ha capito che stava molto male».

Immediata la telefonata alla centrale del 118: in pochi minuti l'ambulanza ha raggiunto la Rotonda Diaz, il medico ha provato una rianimazione sul posto ma le condizioni di Armando si sono rivelate subito gravi: «Lo hanno trasferito al Cardarelli - conclude Paola - e da lì non è ancora uscito.

Non riesce a svegliarsi, la droga che gli hanno somministrato era molto forte, papà ha quasi ottant'anni e il suo fisico purtroppo non riesce a reagire. Prego e spero. Non posso fare nient'altro».

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