Napoli, edificio a rischio crollo a Fuorigrotta: sgomberate 20 famiglie

Sgomberate 20 famiglie a Fuorigrotta

Napoli, edificio a rischio crollo a Fuorigrotta: sgomberate 20 famiglie
di Paolo Barbuto
Venerdì 11 Giugno 2021, 08:35 - Ultimo agg. 12 Giugno, 08:02
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Venti famiglie sgomberate da un palazzo di Fuorigrotta che ha iniziato a cedere per via di un dissesto. Il problema è stato generato dalla perdita copiosa di una conduttura dell'acqua, che ha dilavato il terreno intorno alle fondamenta dell'edificio e ha causato un leggero piegamento in avanti della struttura.

I primi segnali del cedimento erano arrivati una settimana fa. Gli abitanti di via Leopardi 142 avevano iniziato a notare crepe sulle pareti e difficoltà nell'apertura e nella chiusura di porte e finestre.

Il palazzo si trova all'interno di un parco e i problemi sono stati rilevati esclusivamente all'edificio che affaccia sulla strada dove erano stati notati piccoli rivoli d'acqua. Al momento del primo allarme intervennero i vigili del fuoco e una squadra dell'Abc. I danni strutturali erano, in quel momento, quasi irrilevanti quindi alle persone venne consentito di rimanere in casa. I tecnici dell'Abc considerarono sotto controllo quella lieve perdita sulla strada all'angolo con via Metastasio, segnalata dalle persone.

Invece, evidentemente, la situazione non era sotto controllo perché nel corso degli ultimi due giorni gli scricchiolii sono diventati più intensi: «Le porte e le finestre sono rimaste completamente bloccate - ha spiegato una delle residenti, Olga Coppola - e le crepe si sono allargate fino a far passare una mano all'interno. Abbiamo avuto davvero paura». 

A lanciare un ulteriore allarme, ieri mattina, l'amministratore del condominio, Francesco Di Palma il quale, dopo aver verificato la rapida evoluzione del pericolo, ha chiamato immediatamente i vigili del fuoco e ha chiesto anche l'intervento del tecnico di fiducia del condominio, l'ingegnere Vincenzo Pagliarulo.

Stavolta i caschi rossi hanno immediatamente rilevato un pericolo imminente, hanno chiesto che venisse disposta l'evacuazione di tutti gli abitanti e hanno presidiato l'edificio per l'intera giornata. Nel frattempo sul posto è giunta una squadra dell'Abc che ha individuato la copiosa perdita e ha iniziato subito i lavori. All'interno del parco, a disposizione degli abitanti, anche la protezione civile.

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Venti famiglie, per un totale di quaranta persone, sono state costrette a lasciare le loro abitazioni. Per tre persone, allettate e con problemi di deambulazione, è stato necessario l'intervento delle ambulanze. Ordine di sgombero immediato anche per i quattro esercizi commerciali, tra i quali una farmacia, che si trovano alla base dell'edificio.
Gli abitanti hanno presidiato il palazzo per l'intera giornata nella speranza di poter rientrare per la notte. Speranza vana perché il tempo d'attesa sarà decisamente lungo. Anche se l'Abc ha individuato il problema e ha rimesso in sesto le condutture nella serata di ieri, non è possibile considerare fuori pericolo l'edificio perché i problemi causati dall'allagamento del sottosuolo e dal conseguente dilavamento del terreno, potrebbero protrarsi.

Si attende che l'edificio arrivi a un assestamento definitivo che potrebbe durare qualche giorno o qualche settimana. Solo dopo aver verificato che non ci sono più movimenti del palazzo, sarà possibile attivare nuovi percorsi di verifica e scoprire se le abitazioni sono ancora abitabili oppure l'edificio necessita di lavori di ristrutturazione per ottenere una nuova agibilità.

Gli abitanti sfollati hanno trovato sistemazione presso parenti e amici ma chiedono al Comune di attivare un percorso che, in caso di prolungamento dello sgombero, possa offrire loro un tetto. Per adesso sarà necessario attendere l'intero fine settimana in situazione di disagio. Il prossimo appuntamento per verificare la stabilità dell'edificio è fissato a lunedì: solo in quel momento si scoprirà se l'assestamento c'è stato ed è stato definitivo oppure sarà necessario attendere ancora. 

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