Napoli, nell'ex mercato ittico tornano i clochard: «Siamo abbandonati, la notte è un inferno»

Napoli, nell'ex mercato ittico tornano i clochard: «Siamo abbandonati, la notte è un inferno»
di Alessandra Martino
Lunedì 7 Febbraio 2022, 14:20 - Ultimo agg. 8 Febbraio, 11:26
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Lo storico ex mercato ittico di piazza Duca degli Abruzzi, a Napoli, continua ad essere un dormitorio a cielo aperto, nonostante le denunce dei cittadini.

Brandine, tende e giacigli di fortuna circondano l’edificio progettato da Luigi Cosenza, chiuso oramai da diversi anni ed inserito in un contesto urbano dove i progetti sono su carta ma nella realtà c’è poco: il parco della Marinella per esempio. Circa trenta persone di nazionalità diverse, per lo più extracomunitari, vivono in condizioni di degrado davanti ai locali in passato destinati alla vendita dei frutti di mare.

«Solo chi vive qui, può capire cosa significa abitare con queste persone perché tutti i ben pensanti - denuncia una residente, che ha preferito rimanere anonima - che si indignano quando noi esausti, diciamo che devono andare a dormire altrove, non hanno idea di questa convivenza con queste persone».

Le dure parole di chi abita lì, arrivano dopo l’ennesima notte in bianco causa risse, schiamazzi e condizioni igienico sanitarie a dir poco carenti di chi abita lì

Un uomo ciondola tra i materassi dopo una birra di troppo, discute con un immigrato, si lanciano bottiglie e poi si allontana. È un copione quasi giornaliero. Il resto del gruppo bivacca tra stracci e rifiuti sotto gli occhi inquietati dei residenti che da tempo, denunciano il degrado e l’abbandono della zona: «Accendono fuochi per cucinare, si ubriacano e litigano – denunciano i residenti – È un pezzo di città che solo un’amministrazione troppo distratta può permettersi di non vedere». 

L’immobile, situato alle spalle di via Marina, nel corso degli anni è diventato una discarica a cielo aperto.

Le persone che vivono di fronte all’ex mercato ittico hanno fatto notare che non c'è mai stato un intervento da quando si è insediata la nuova amministrazione a Napoli, nonostante le continue denunce anche dopo l’incendio.

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«C’è bisogno di intervenire, la situazione è molto complicata e noi siamo esausti, spesso i volontari ci hanno accusato di essere senza cuore - racconta una residente - ma quando loro vanno via, siamo noi che subiamo ogni cosa».

Infatti, la residente ha raccontato di aver ricevuto, minacce, atti vandalici da parte dei senza fissa dimora, quando ha iniziato a denunciare la situazione degradata del quartiere.  Ogni sera, tanti volontari si recano all’ex mercato ittico per portare cibo, coperte e vestiti: «Apprezzo la solidarietà dimostrata verso queste persone ma così non si risolve il problema e continueranno a vivere qui in condizioni inaccettabili, a dormire all'aperto tra l'immondizia, a fare i propri bisogni davanti a tutti - ha spiegato una persona della zona - Non abbiamo nulla contro di loro, non riamo razzisti, ma stanno sempre a bere vino, si lanciano bottiglie addosso, litigano».

Quanto accaduto la notte scorsa è qualcosa che accade frequentemente: «È un continuo dispiacere umano, vedere persone dormire, mangiare, vivere perennemente tra i rifiuti. Non possiamo passeggiare in strada. Perché ci ritroviamo intorno, ci seguono queste persone senza mascherina, sporche, non è colpa loro, ci mancherebbe. Ma neanche nostra. Siamo stanchi di subire tutto questo», conclude.

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