Mergellina blindata. Parte il piano sicurezza nella zona degli chalet dopo i due omicidi a distanza di una settimana. Casi completamente diversi, ma con lo stesso risultato: due giovani di appena 20 e 18 anni sono stati uccisi in mezzo alla folla che di notte brulica ai piedi della collina di Posillipo. In vista del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica di domani è attesa da Roma una direttiva del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi -, a mettere a punto un piano sicurezza contro il by-night violento ci hanno pensato Comune, prefettura e forze dell'ordine.
Il piano interforze è scattato la notte tra venerdì e sabato, proseguito tra sabato e domenica e andrà avanti anche questa notte, fino alle luci dell'alba di lunedì. Poliziotti, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani, tutti impegnati nel controllo dell'area intorno agli chalet, ma non solo. Anche piazza Garibaldi è finita nel mirino della prefettura. Carri gru per prelevare auto e motorini in sosta vietata, posti di blocco e controlli serrati. Nella zona di Mergellina l'attenzione è massima. Nel giorno dei funerali del giovane Francesco Pio Maimone, ucciso per errore con un colpo di pistola al petto da un suo coetaneo - legato ad un clan dell'area orientale - si contano i primi risultati.
Mergellina era già finita nel mirino dei controlli nel weekend in cui ha perso la vita il giovane pizzaiolo di Pianura. I presìdi erano stati previsti nelle notti di venerdì e sabato: mentre l'omicidio Maimone è avvenuto il 20 marzo, tra domenica e lunedì. Nei giorni scorsi il prefetto Claudio Palomba ha anticipato alcune mosse: «Il servizio a Chiaia zona chalet diventerà ordinario e sistematico. Faremo operazioni straordinarie con polizia municipale e tutte le forze dell'ordine, in particolare da via Posillipo fino allo chalet Ciro. Ovviamente chiederemo in alcune circostanze anche un rafforzamento delle unità in divisa. Su Mergellina e piazza Garibaldi stiamo portando avanti un progetto congiunto, che mira ad una sicurezza ancora più ampia. Dopo le operazioni fatte alla stazione centrale abbiamo notato - ha ricordato Palomba - che c'è stato uno spostamento verso porta Nolana, ma alla stazione continueranno i servizi ad alto impatto». L'assessore alla Sicurezza del Comune Antonio De Iesu ha poi evidenziato come «Mergellina sia diventato l'ombelico del mondo». «Tutti il sabato e la domenica hanno piacere frequentare la zona - ha evidenziato l'ex questore -, dove si rileva anche la presenza di malavitosi, di diversa estrazione». Un mix esplosivo difficile da tenere a bada. Il Comune intanto sta elaborando un progetto, che il vicesindaco Laura Lieto sta portando avanti con la compartecipazione dei privati. Si tratta di un'idea strutturata con alcune associazioni di commercianti, al fine di dare in gestione i chioschi della piazza. L'idea di palazzo San Giacomo è chiara: «Le piazze devono vivere, altrimenti si trasformano in un deserto e vengono abbandonate». Chi si occuperà di gestire i chioschi dovrà impegnare risorse per la manutenzione e la pulizia sussidiaria.
Sarà fondamentale in questo nuovo disegno di piazza Garibaldi garantire la presenza di forze dell'ordine e polizia municipale, in una cornice di sicurezza. L'obiettivo è lasciarsi alle spalle le notti di sangue degli ultimi fine settimana: basti pensare alla sparatoria che ha visto coinvolto il presunto baby boss Antonio Gaetano, colpito all'addome il 12 marzo davanti agli chalet di Mergellina, poi ricoverato all'ospedale San Paolo di Fuorigrotta e morto dopo 12 giorni di agonia. Vittima di un agguato di camorra collegato alla faida di Pianura, quartiere già da tempo teatro di un sanguinoso scontro tra i Carillo e gli Esposito-Marsicano. E appena una settimana dopo, in uno dei luoghi più frequentati dei giovani napoletani, è toccato al povero Francesco Pio, ucciso perché si trovava al centro di dinamiche criminali da cui era completamente estraneo.