Napoli, a Mergellina un anno dopo il delitto solo degrado e abusivi

Dodici mesi fa l’omicidio di Maimone ancora caos, disagi e tanti ras della sosta

Mergellina tra fioriere abusive e tavolini selvaggi
Mergellina tra fioriere abusive e tavolini selvaggi
di Gennaro Di Biase
Domenica 7 Aprile 2024, 22:51 - Ultimo agg. 8 Aprile, 18:09
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Mergellina un anno dopo. Sono passati poco più di 12 mesi dalla tragica morte di Francesco Pio Maimone, 18 anni, ucciso alla fine di marzo del 2023 da una pallottola in una serata da incubo nella curva dei chioschi affacciati sul Golfo. Il Mattino racconta oggi cosa è cambiato e cosa no in una delle aree in cui, nel bene e nel male, il carattere di Napoli si esprime con un’intensità e un’autenticità a tratti più forti che nel centro storico o ai Quartieri Spagnoli, sempre più focalizzati sull’accoglienza turistica. Qui a Mergellina, accomunati dalla bellezza di quest’angolo di Partenope, si incontrano e si scontrano indifferentemente il turista di alto profilo e la paranza, gli chalet di qualità e i chioschi a buon mercato, il parcheggiatore abusivo e lo yacht di lusso, la banchina glamour e la spiaggia e le strade occupate da ormeggi, “zella”, arredi urbani improvvisi e vecchi attrezzi di nessuno.

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Mergellina, in generale, è rimasta più o meno uguale a se stessa. Una doppia anima e una doppia movida, come i due lati opposti del marciapiede. C’è l’anima degli per turisti e clientela spendente, più distante dal mare. E c’è quella dei chioschi, con alcol, musica ad alto volume e cicchetti per i teenager, anche in ambiente di baby-gang, più vicino al mare. «Qui ci troviamo quotidianamente di fronte a un vero e proprio festival dell’illegalità diffusa - notano il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli e i consiglieri municipali Gianni Caselli e Lorenzo Pascucci, dopo un sopralluogo per omaggiare con dei fiori il ricordo di Francesco Pio Maimone - Tanti abusi: occupazioni improprie di suolo pubblico con fioriere, tavolini e sedie posizionate senza alcun permesso; diverse strutture hanno effettuato saldature agli elementi di arredo urbano in modo evidentemente abusivo; altrettante segnalazioni di lavoro nero nella gestione degli chalet; diversi allacciamenti elettrici senza misure di sicurezza.

Poi la sosta perenne di autoveicoli in doppia fila gestita da parcheggiatori abusivi in accordo con certi esercenti. Di fronte a questa inaccettabile situazione di anarchia e mancato rispetto delle leggi chiediamo una verifica di tutte le autorizzazioni concesse agli chalet. Nei giorni scorsi, le rimozioni di decine di fioriere abusive, tavolini e ombrelloni senza alcun permesso sono state un primo passo in questa direzione».

Qualcosa si è mosso. Ma l’allarme per il ritorno dell’illegalità è salito, di recente, anche per il comitato Salviamo Mergellina, composto da residenti della zona: «Quindici giorni fa - argomentano dal comitato - i chioschi hanno ripreso a mettere la musica ad altissimo volume, fino alle 3 di notte, dal giovedì alla domenica. Abbiamo quindi preparato un esposto, ma non lo abbiamo ancora inviato. Per Pasqua e Pasquetta, infatti, sono ritornati i controlli e l’ultimo weekend è stato più tranquillo. Se però la situazione tornerà a peggiorare in vista della primavera e dell’estate, procederemo con l’invio dell’esposto all’amministrazione comunale e alle forze dell’ordine. Se non avremo riscontri, saremo costretti a procedere con un esposto in Procura. Il presidio notturno c’è stato dopo la tragedia di marzo ’23. Ora i controlli si sono ridotti. Mergellina non può essere di nuovo in balia dell’illegalità».

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Stando ai commercianti storici, non siamo tornati alle usanze terribili di un anno fa, quando - come raccontavano gli imprenditori sani della zona - «i clienti posavano le pistole sui tavolini». Poco prima della morte di Francesco Pio, la scorsa primavera, c’era stato un altro omicidio in zona. Quelle scene sono (ancora) lontane, anche se l’illegalità non è alle spalle. Sono aumentate le paninoteche, molto gradite agli under 20. Il punto di vista degli chalet di qualità ce lo forniscono Marco Infante di Casa Infante e Antonio De Martino, titolare di Ciro a Mergellina: «Napoli sta godendo di questo grande sviluppo turistico - spiega quest’ultimo - e i visitatori alzano il livello dei frequentatori della zona. Dove c’è la movida, però, possono sempre capitare imprevisti.

A Mergellina arrivano 10mila persone al giorno di sabato e domenica. Sul fronte viabilità e mobilità ci sono sempre problemi di doppie file. In diverse occasioni siamo stati anche minacciati da alcuni parcheggiatori abusivi, mentre provavamo ad allontanarli dagli chalet. Abbiamo fatto denuncia al commissariato di Chiaia. Ho speso mezzo secolo per portare la mia azienda al livello in cui siamo, con oltre 100 dipendenti. Non permetterò che i miei clienti vengano accolti da un parcheggiatore abusivo». «Un miglioramento c’è - conclude Infante - le forze dell’ordine sono più presenti. Però questa zona viene sempre dimenticata. Servono lavori ai marciapiedi e all’illuminazione. Questo lato del lungomare, dove inizia la passeggiata più bella del mondo, viene messo spesso in secondo piano. La sera si sta un po’ più tranquilli, ma questa zona va sempre monitorata».

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