Napoli, migliaia in piazza per la Palestina: «L’Italia sia neutrale»

La marcia arriva all'esterno della Prefettura

Il corteo per la Palestina
Il corteo per la Palestina
di Alessio Liberini
Venerdì 20 Ottobre 2023, 22:02
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La folta marcia di almeno tremila persone arriva all’esterno della Prefettura di Napoli quando sulla città stanno per calare le prime luci della sera. E al corteo si mescolano anche un bel po’ di turisti, italiani e stranieri, presenti nelle vie del centro. In tanti si fermano per scattare delle foto mentre qualcuno, rendendosi conto in cosa si è imbattuto, decide persino di unirsi alla manifestazione unendo la sua voce a quella dell’intera piazza per un solo grido: «Palestina libera!».

«È la prima manifestazione in Italia a favore della Palestina che arriva sotto una sede governativa» scandisce dal megafono un attivista rivendicando la buona riuscita di una protesta pacifica.

Conclusa con la consegna in Prefettura, da parte di una delegazione di manifestanti, di un documento in cui si chiede al governo di compiere «i passi diplomatici necessari per ottenere la cessazione immediata dei combattimenti e delle azioni militari israeliane che fanno strage della popolazione civile di Gaza» e che l'Italia «non fornisca armi né qualunque altra forma di aiuto militare diretto o indiretto all'esercito israeliano».

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«Chiediamo alle istituzioni italiane di essere neutrali – precisa Omar Suleiman, rappresentante della comunità palestinese di Napoli – l’Italia non può schierarsi con Israele nella guerra contro i civili di Gaza: bisogna essere almeno neutrali per poter avere un ruolo di mediazione, sperando che presto termini questa crisi e si possa arrivare a un tavolo che risolva finalmente questa questione che va avanti da quasi un secolo».

Si è conclusa così, con un vero e proprio appello all’esecutivo, l’ultima mobilitazione in ordine cronologico messa in atto nella città di Napoli a favore del popolo palestinese. Tutto era iniziato nel pomeriggio quando da piazza Mercato è partito il colorato corteo promosso dal Centro Culturale Handala Ali assieme alle realtà politiche e sociali napoletane, la rete studentesca per la Palestina a Napoli, la Comunità palestinese di Napoli e Campania e la Comunità Islamica di Napoli. La marcia, a cui hanno preso parte in migliaia tra cittadini napoletani e immigrati provenienti da altri paesi del medio oriente, ha sfilato a suon di cori, manifesti e fumogeni lungo l’arteria stradale di via Marina, poi è passata per piazza municipio, dove un attivista si è arrampicato sullo scheletro della Venere degli Stracci issando sulla struttura una bandiera palestinese, ed infine ha raggiunto piazza Plebiscito. Nel corso del corteo nemmeno un riferimento o un coro a favore di Hamas ma sole tante, tantissime, denunce (e testimonianze di alcuni superstiti) verso i crimini di guerra commessi da anni dallo stato ebraico sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza. Tra le voci più preoccupate c’è quella del missionario combiniano padre Alex Zanotelli, presente alla manifestazione.

«Siamo davanti a un nuovo apartheid – racconta amareggiato il pacifista - Quello che il popolo palestinese sta vivendo è incredibile: la situazione oggi sembra molto simile a quella del Sudafrica». Per il missionario bisogna pertanto «arrivare, attraverso un grande movimento popolare, a cambiare questa situazione di profonda ingiustizia, altrimenti non c'è futuro e continueremo ad ammazzarci».

Nel mentre, la rete napoletana a favore della Palestina promette di non fermarsi qui, tenendo accesi i dovuti riflettori sul caso anche attraverso nuove iniziative che si svolgeranno in diverse parti della città nell’arco di tutta la prossima settimana. Presidi, veglie e sit-in culmineranno il prossimo 4 novembre in una grande manifestazione nazionale per la pace che si svolgerà a Roma.

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