Napoli, la piccola Noemi ferita in piazza ricevuta dal Papa: «Dio seguirà i tuoi passi»

Napoli, la piccola Noemi ferita in piazza ricevuta dal Papa: «Dio seguirà i tuoi passi»
di Daniela De Crescenzo
Martedì 8 Giugno 2021, 00:05 - Ultimo agg. 24 Marzo, 04:00
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«La mafia distrugge speranze e calpesta i diritti, ma Dio seguirà sempre i passi della vostra meravigliosa creatura»: sono le parole che Papa Francesco ha rivolto a Tania e Fabio Staiano, gli emozionatissimi genitori di Noemi, la bambina ferita in un agguato due anni fa in piazza Nazionale. E nel raccontare l’incontro che la famiglia ha avuto ieri con il Pontefice, la voce di Tania vibra di commozione: «Il nostro vescovo, don Mimmo Battaglia, ha mantenuto la promessa di farci incontrare il Papa – spiega – Non avrei mai potuto immaginare, però, di passare mezz’ora con una persona così semplice e affettuosa che ci ha messo a nostro agio». L’arcivescovo ha raccontato al Pontefice che Noemi conosce tante preghiere e il Papa, tenendo la mano della piccola, le ha fatto recitare l’Ave Maria e la preghiera dell’Angelo Custode. Poi ai genitori ha chiesto di conoscere la storia di Noemi. «Io avrei voluto dire tante cose – dice Tania – ma poi mi sono bloccata, ha raccontato di più mio marito». Al termine dell’incontro il Pontefice ha donato le Corone solitamente destinate ai capi di stato. «Se penso a dove mi trovavo due anni fa, nel reparto di rianimazione del Santobono con mia figlia, non riesco a credere a tutto quello che ci sta succedendo – conclude Tania – questo incontro è stato un grande onore per la nostra famiglia».

E su facebook la mamma di Noemi ringrazia il vescovo di Napoli, Domenico Battaglia, per aver reso possibile l’avverarsi di un desiderio profondo. «Un sogno diventato realtà, poter conoscere Papa Francesco e ricevere la benedizione per la nostra piccola Noemi.

Custodiremo per sempre nel cuore le vostre parole». E poi scrive: «Don Mimmo, promessa mantenuta, grazie di aver realizzato un sogno. Siamo sicuri che grazie al vostro impegno, ma anche nostro, e i vostri insegnamenti faremo grandi passi avanti nella nostra città... noi ci crediamo. Grazie di tutto». 

La bambina, che porta ancora il busto ortopedico dopo il ferimento, è stata infatti accompagnata, mano nella mano, dall’Arcivescovo di Napoli, che la ha portata in Vaticano, come aveva promesso in uno degli incontri delle settimane scorse. Il 7 maggio, l’arcivescovo era stato a casa della famiglia Staiano e per la prima volta aveva abbracciato Noemi. Poi, pochi giorni dopo, il 15 maggio, in piazza Nazionale, luogo dell’agguato nel quale Noemi è rimasta gravemente ferita rischiando la vita, ha partecipato all’inaugurazione del murale che ritrae gli occhi della piccola. Il 25 maggio, invece, la famiglia Staiano, che è profondamente religiosa, era stata in pellegrinaggio da Padre Pio, a cui Tania si era rivolta in preghiera quando sua figlia era ricoverata in rianimazione. A Pietralcina la mamma di Noemi ha acquistato una statua di Papa Francesco che ha poi donato ieri al pontefice. 

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Dal giorno dell’agguato, il 3 maggio del 2019, Tania e Fabio Staiano si sono lanciati con impegno nella battaglia in difesa della legalità e nella manifestazione in piazza Nazionale Tania ha ribadito con forza: «Noi stiamo cercando di dare un buon esempio a questa città. Siamo qui insieme a tutti voi per ripetere che questa piazza è nostra, è dei bambini, è di Noemi. E nessuno, e tantomeno la camorra, può permettersi di toglierci il diritto a una vita serena per i nostri figli». Adesso la famiglia Staiano si sta preparando a un nuovo importante appuntamento: il 13 luglio si terrà il processo d’appello per l’agguato di piazza Nazionale e ancora una volta papà Fabio e mamma Tania saranno in aula. Il procedimento in un primo momento era stato fissato per metà maggio.

Poi la famiglia di Noemi, tramite i propri legali, ha chiesto di tenere le udienze a porte aperte e la data è slittata. In prima istanza sono stati condannati i due fratelli Armando e Antonio Del Re: il primo dovrà scontare 18 anni, il secondo 14. In quel maledetto 3 maggio Armando Del Re, ripreso dalle telecamere, inseguiva Salvatore Nurcaro sparando all’impazzata e la piccola Noemi insieme alla nonna, Immacolata Molino, si trovarono sulla linea di fuoco. Dopo aver ferito la bambina, Del Re ne scavalcò il corpo per continuare il raid. Il 23 luglio, lui e il fratello Antonio, accusato di avergli fatto da basista, dovranno ripresentarsi davanti ai giudici

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