«Devi fare un regalo per i carcerati» gli hanno intimato i quattro, per poi essere via via più espliciti. «Bidognetti ti vuole parlare» hanno detto, senza specificare quale membro della famiglia guidata dal capoclan Francesco detto Cicciotto 'e Mezzanotte, detenuto al 41bis da oltre 20 anni, provenisse l'invito.
L'imprenditore si è rifiutato di pagare e si recato subito dai carabinieri; intanto il clan si è rifatto vivo piazzando una bomba carta all'esterno dell'azienda del giovane; l'ordigno ha danneggiato una finestra.
Il 30enne ha anche informato l'amministrazione comunale di Parete, che oggi si costituirà in giudizio dopo anni che non accadeva, e l'associazione antiracket locale, che fa parte della rete che compone la Fai (Federazione associazioni antiracket). Dopo l'attentato dinamitardo gli emissari del clan sono ritornati, senza sapere che intanto l'imprenditore aveva parlato con i carabinieri, stabilendo il modo per incastrarli; così il giovane ha finto di voler trattare per il pagamento della tangente. »Vi do 500 euro« ha detto agli estorsori. »Ehh, ci compriamo la droga con 500 euro« hanno risposto rifiutando l'offerta. Probabilmente sarebbero anche ritornati, ma è poi scattato l'arresto da parte dei carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa.