Napoli, polizia arresta spacciatore: lo zio chiama i vicini per evitare perquisizioni

Napoli, polizia arresta spacciatore: lo zio chiama i vicini per evitare perquisizioni
Mercoledì 14 Aprile 2021, 14:37 - Ultimo agg. 16:02
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Quando si è visto la polizia sull'uscio di casa ha chiuso di scatto la porta e si è messo ad urlare, attirando l'attenzione dei vicini e chiedendo a gran voce aiuto: è successo ieri sera, in pieno «coprifuoco, (erano le 23,30 ) nel borgo di Sant'Antonio Abate, nel cuore di Napoli. Gli agenti si erano recati in casa dell'uomo dopo avere arrestato il nipote, un 23enne, che poco prima era stato sorpreso in strada mentre vendeva droga a un »cliente« in scooter, riuscito a far perdere le tracce.

Il giovane è stato preso dagli agenti del commissariato Vicaria-Mercato dopo un breve inseguimento: oltre alla droga gettata via mentre scappava, aveva addosso anche altre confezioni di sostanza stupefacente. Per questo motivo la Polizia ha ritenuto opportuno perquisire il domicilio dove il ragazzo risultava registrato, la casa dello zio, appunto, che però prima si è barricato in casa poi ha chiesto ai vicini, alcuni anche intervenuti, di dargli una mano.

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Il giovane, Emanuele Amodio, con precedenti di polizia, è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente: stamattina ha patteggiato ed è stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa).

Lo zio invece è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi sono stati sanzionati per inosservanza delle norme anti Covid-19. 

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