«L'assessore Laura Lieto, nell'evidenziare la valenza dell'intervento in argomento, sottolinea l'importanza per l'amministrazione comunale di inserire lo stesso in un quadro più ampio che preveda la riqualificazione dell'area vasta tra Porta Nolana fino e Gianturco, ivi compreso il Centro direzionale». La Lieto è l'assessore all'Urbanistica del Comune - probabile prossimo vicesindaco - e le sue parole sono quelle trascritte sul verbale della conferenza dei servizi di aprile, circa 100 giorni fa. Nella sostanza sono i paletti che il Comune ha messo prima di dare il via libera al progetto della Regione Porta est di cui Palazzo San Giacomo è partner istituzionale - serve una variante al Prg - assieme alle Fs proprietarie dei suoli della vasta area che va dall'uscita della A3 in via Ferraris fino alla stazione di piazza Garibaldi passando per Porta Nolana. In mezzo a quest'area la Regione vuole far sorgere il suo nuovo quartier generale simboleggiato da una torre di circa 80 metri il cui costo è di almeno 300 milioni. Una conferenza che nei desiderata della Regione doveva essere chiusa già il 10 giugno e che invece è slittata almeno fino a prima della pausa estiva. La tensione corre sul filo che lega giocoforza Comune e Regione, di qui il pressing del governatore sul sindaco per quel sì del Comune annunciato ma mai arrivato. L'ex rettore vuole un progetto che rilancia l'intera area est e che non depauperi e lasci fuori il Centro direzionale e il quartiere di Gianturco; De Luca ha invece fretta di aprire i cantieri per trasferire la Regione di fronte al Centro direzionale. Ma Manfredi tiene botta e ha posto le sue condizioni. Del resto - come ha dichiarato a Il Mattino - a settembre vuole aprire il confronto per il rilancio del Centro direzionale, creare un tavolo intorno al quale si devono sedere gli operatori della city e anche i futuri investitori.
Dunque, spuntano fuori documenti ufficiali e verbali della discussione della conferenza dei servizi.