Protesta in mattinata a Napoli per il «Diritto alla residenza» con alcuni attivisti che insieme agli esponenti di quattro nuclei familiari che non riescono ad avere il riconoscimento, hanno occupato le stanze della II Municipalità di piazza Dante esponendo ai balconi striscioni con le motivazioni dell'iniziativa tono «La Residenza è un diritto non un favore».
«Migliaia di persone a Napoli - denunciano in una nota - non riescono ad ottenere la residenza o rischiano di perderla a causa di una norma che impedisce di prendere la residenza negli immobili per chi non ha il »titolo abitativo« come un contratto, comodato o proprietà.» «Questa norma - spiega Michela dei comitati per il diritto alla casa - confligge con il diritto ad avere riconosciuta la residenza nella città in cui si vive “senz'altri vincoli”, come stabilito da molteplici sentenze della Corte di Cassazione cha ha stabilito che la residenza è un “diritto soggettivo” tutelato dalla Costituzione.»
«In questa situazione - continua Michela - che riguarda non solo le persone in emergenza abitativa che vivono in immobili occupati ma anche chi è costretto a pagare affitti in nero in un mercato della casa sempre più discriminatorio ed escludente, accade che molti perdono la residenza cambiando casa e lo scoprono solo quando devono rinnovare i documenti o hanno bisogno di una pratica amministrativa...»
«Il diritto alla residenza - chiarisce Alfonso un altro attivista che ha partecipato alla protesta -viene garantito secondo la Corte Costituzionale dalle forme della “residenza di strada” o la sua variante della “residenza di prossimità” e non puo essere sottoposto alla discrezionalità della pubblica amministrazione.