Napoli, Valenzi denuncia: «Rotta la pedana per disabili, così negata la mostra su mio padre»

Napoli, Valenzi denuncia: «Rotta la pedana per disabili, così negata la mostra su mio padre»
di Giuliana Covella
Giovedì 1 Ottobre 2020, 12:30
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«Non solo io dovrò rinunciare a partecipare al finissage della mostra sui disegni di mio padre, ma anche mio fratello Marco, che sabato avrebbe dovuto visitarla per la prima volta. E i tanti utenti disabili che ci hanno contattato da quando è stata inaugurata e non hanno potuto accedere al primo piano perché la pedana è guasta». Lo sfogo è di Lucia Valenzi, figlia dell'ex sindaco Maurizio e presidente della Fondazione Valenzi, che denuncia la presenza di barriere architettoniche per la mancata manutenzione dell'impianto a piano terra nel complesso di San Domenico Maggiore. Proprio qui infatti sabato si svolgerà la chiusura della mostra Cent'anni in compagnia. Disegni di Maurizio Valenzi, che ha avuto il pregio di introdurre alla dimensione più intima e privata del sindaco artista, attraverso una selezione di circa 140 disegni provenienti dalla collezione di famiglia e Fondazione, che raccontano vissuti, intrecci, testimonianze di una vita intensa scandita da incontri e frequentazioni, viaggi e passioni. Ma che molti utenti disabili dal 7 settembre, giorno del vernissage, non hanno potuto visitare a causa della pedana non funzionante. A sollecitare la riparazione, come già fatto in queste settimane, è stata l'assessore alla cultura del Comune, Eleonora De Majo, che assicura: «ieri pomeriggio sono andati i nostri tecnici».
 

 

Una lunga scalinata per accedere al primo piano del complesso di San Domenico Maggiore è l'ostacolo più insormontabile per chi ha difficoltà di deambulazione. Lo sa bene Lucia Valenzi, che sabato non potrà accedere alla sala della Biblioteca, dove ci sarà il finissage della mostra dedicata a suo padre, l'amatissimo sindaco comunista che fu in carica fino al 1983. Il motivo è che la pedana destinata ai disabili non funziona o meglio funziona a intermittenza. «In realtà è un montascale attaccato alla parete - spiega Valenzi - ma è tuttavia l'unica possibilità per chi come me ha difficoltà a usare le scale. Purtroppo l'altro accesso, che dà su vicoletto San Pietro a Majella è impensabile utilizzarlo anche per le condizioni in cui versa. Ma il problema serio è che queste apparecchiature necessiterebbero di una manutenzione ordinaria che, di fatto, non c'è». Il rammarico della presidente della Fondazione Valenzi è che molti visitatori con handicap motorio non siano riusciti finora ad ammirare la mostra c0n i disegni dell'ex sindaco di Napoli: l'esposizione è un'ampia rassegna di vita quotidiana con ritratti, spesso estemporanei, di amici e intellettuali (tra gli altri Renato Caccioppoli, Luigi Compagnone, Alberto Moravia, Eduardo De Filippo), di familiari (la moglie Litza, i figli Marco e Lucia, la nipote Libara), di musicisti (Salvatore Accardo, Lorin Maazel) o di persone incontrate per caso, di cui Valenzi ha saputo cogliere emozioni e tratti caratteriali. «Ecco, mi fa male pensare che molta gente non abbia potuto vedere tutto questo - rimarca Valenzi - all'inaugurazione sono riuscita ad andare, poi la pedana si è di nuovo rotta. Così si esclude una parte della popolazione e questo non va bene. Perché le persone arrivano e trovano una lunga scala, ma nemmeno un avviso. Ho segnalato al Comune e mi hanno detto che avrebbero chiamato la ditta per intervenire». Risponde l'assessore alla cultura Eleonora De Majo: «La pedana si è rotta la prima volta il 9 settembre e l'abbiamo ripristinata l'11.
Anche stavolta abbiamo sollecitato e stiamo compulsando gli uffici tecnici, che interverranno quanto prima. Anzi, lo stanno già facendo dal tardo pomeriggio di ieri».

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