Carlo Nordio nel carcere di Poggioreale: «Non solo criticità, qui tante risorse umane e lavorative»

Carlo Nordio nel carcere di Poggioreale: «Non solo criticità, qui tante risorse umane e lavorative»
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 3 Novembre 2022, 17:50 - Ultimo agg. 4 Novembre, 07:27
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Una realtà complessa, ricca di criticità ma anche di risorse, che potrebbe anche diventare un modello per le altre case circondariali. Eccolo il ministro della giustizia Carlo Nordio, nella sua prima visita a Napoli da Guardasigilli. Per quasi due ore ha incontrato i vertici del sistema penitenziario regionale, qui nel carcere di Poggioreale, ha stretto la mano ad agenti di polizia penitenziaria e ha avuto modo di visitare i padiglioni dell’antico carcere cittadino. Ha spiegato il ministro: «Al di là della criticità e della negatività connesse alla carenza di struttura e di personale e più in ve esame di risorse, vi e anche un lato buono: mi riferisco alla assoluta professionalità del personale che ho incontrato, dai massimi dirigenti agli operatori. Ho trovato qui una straordinaria attivazione del lavoro, ho visitato la pizzeria, la falegnameria, ma anche una serie di strutture dove i detenuti lavorano». 

Per oltre quaranta anni pm, il ministro aggiunge: «Non vi è niente quanto il lavoro che possa riparare dall’ozio e dalla disperazione.

Per altro qui ci sono detenuti che vengono retribuiti, io spero che questa parte di Poggioreale che è in via di sviluppo aumenti e venga diffusa agli altri istituti carcerari, perché non tutti sono in grado per ragioni logistiche di attuare questa straordinaria opera attuata». E non è tutto. 

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Dopo aver incontrato il direttore di Poggioreale Berdini, e il provveditore regionale Castellano, ma anche il capo del Dap, Renoldi, Nordio ha aggiunto: «Mi ha gradevolmente sorpreso perché molto spesso ci sono dei pregiudizi, non vogliamo nascondere le criticità del sistema penitenziario e della mancanza di risorse, la mia visita è sintomatica di una attenzione primaria che ministero e governo dedicano al sistema carcerario, dobbiamo prendere atto di una formidabile evoluzione sia nella educazione del personale, sia nella normazione verso il recupero del detenuto. Nulla quanto il lavoro e lo sport, sempre nell’ambito della certezza della pena che deve essere eseguita, possono riscattare un detenuto, secondo quando imposto dalla Costituzione».

Nel corso della sua visita a Poggioreale, il ministro ha anche incontrato le delegazioni dei sindacati di polizia penitenziaria (Uilpa, Sinappe, Uspp, Cisl e Cgil), che chiedono interventi contro il sovraffollamento delle carceri.

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