I carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di Massimo De Solda, 28enne del Rione Traiano, accusato dell'omicidio di un pensionato, Mario Palma, commesso il 19 novembre alla Loggetta, nella zona occidentale di Napoli. Un omicidio efferato, commesso con inaudita violenza sull'anziao, sul corpo del quale vennero riscontrate ben 92 lesioni. De Solda è un nipote della vittima.
Le indagini sono giunte a una svolta grazie alle tracce lasciate dal presunto assassino sul luogo del delitto. Palma, anziano audioleso, viveva solo nel piccolo appartamento di via Mario Gigante, tra Fuorigrotta e Soccavo.
Grazie alle verifiche svolte dagli esperti del Nucleo investigazioni scientifiche dei carabinieri, si è riusciti a dare un nome e un volto alla persona che incontrò il pensionato immediatamente prima della sua morte.
Fondamentali sono stati i riscontri del DNA e una impronta del pollice di De Solda, lasciata su un bicchierino di plastica per il caffè bevuto nella cucina della vittima.
Dietro l'orrendo delitto ci sarebbe stato il tentativo di rubare una cospicua somma di denaro che l'anziano nascondeva in casa. Tentativo che sarebbe fallito, scatenando la furia del giovane.