«La limitazione drastica degli orari appare come una inutile punizione nei confronti degli esercizi, senza contribuire al contrasto alla cosiddetta malamovida, tanto è vero che una simile limitazione non è stata adottata nelle altre grandi città interessate dal fenomeno della movida».
Così in una nota Fipe Confcommercio Napoli commenta le disposizioni contenute nell'ordinanza firmata dal sindaco Gaetano Manfredi e annuncia che è in corso di valutazione la possibilità di «fare ricorso contro l'ordinanza, confidando che nel frattempo si possa avviare un dialogo costruttivo con l'Amministrazione. A breve si terrà una riunione in Confcommercio per ascoltare la voce degli esercenti e decidere insieme la linea da seguire».
Secondo Fipe Confcommercio, «nulla impedirà ai giovani di consumare alcolici, magari acquistati da ambulanti abusivi, in modo incontrollato in strade e piazze, come accade già adesso.
Noi avevamo proposto soluzioni strutturali: regolamentazione delle nuove aperture, controlli mirati sulla qualità e la tracciabilità delle bevande e sulla vendita di alcol a minori, ed una nuova regolamentazione del suolo pubblico che consenta agli esercizi di accogliere in maniera più ordinata e sicura i propri clienti. Inoltre, un provvedimento basato sulla zonizzazione provoca inevitabilmente un trasferimento verso le zone ed i Comuni vicini dove non vi sono limitazioni».