Ortodonzia pediatrica, l'attesa di 300 bambini a Napoli: «Ci servono infermieri»

Ortodonzia pediatrica, l'attesa di 300 bambini a Napoli: «Ci servono infermieri»
di Melina Chiapparino
Lunedì 21 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo agg. 22 Marzo, 15:32
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Interventi bloccati per i bimbi seguiti dal Centro di odontoiatria pediatrica in sedazione del Policlinico II di Napoli. Lo stop per i piccoli pazienti in carico al dipartimento di eccellenza per le patologie orali, dura da quasi due mesi e riguarda l'assistenza specialistica rivolta anche ai minori diversamente abili e con patologie sistemiche gravi e gravissime. Un servizio completamente gratuito fino ai 6 anni e in caso di pazienti con fragilità. Dal primo febbraio, la platea che fa riferimento al centro federiciano può solamente sottoporsi a visite ambulatoriali e mettersi in lista di attesa nella speranza che le attività interventistiche riprendano al più presto.

Il centro di ortododonzia pediatrica in sedazione, nato anche per andare incontro ai bisogni delle famiglie con bimbi diversamente abili, è stato inaugurato nel 2017 con la partecipazione della Chiesa diocesana di Napoli e l'intervento del cardinale Crescenzio Sepe, impegnato in prima linea nella raccolta di fondi per la sua realizzazione.

L'obiettivo, in una regione dove circa il 50% dei minori al di sotto dei 12 anni è affetto da patologie orali, era quello di creare un dipartimento altamente specializzato per la platea pediatrica. Non solo. Il centro è stato attrezzato e dotato di personale formato per l'assistenza dei minori che, a causa delle loro patologie, hanno bisogni terapeutici, assistenziali e psicologici specifici. Per questi motivi, oltre all'ambulatorio allestito al terzo piano dell'edificio 14 della cittadella federiciana, è stato attrezzato il centro di sedazione al secondo piano con le attività di day surgery, day hospital e i ricoveri con le stanze per i bimbi e i loro genitori. 

Dal primo febbraio, mamme e papà possono solo effettuare le prenotazioni ed eseguire le visite ambulatoriali ma sono state sospese tutte le sedute operatorie e ogni tipo di intervento programmato o da programmare. Il blocco degli interventi odontoiatrici «è stato causato dalla carenza di infermieri» riferiscono i genitori riuniti nelle associazioni ora in protesta per sollecitare la riattivazione dei servizi che, al momento, comportano circa un anno di attesa nelle liste di prenotazione.

«Il centro è dotato di apparecchiature elettromedicali avanzate e macchinari high tech per gestire cure e interventi complessi ai bambini non collaborativi, a causa delle loro patologie», spiegano le mamme. Nel reparto, viene fronteggiata qualsiasi tipo di bisogno curativo, dalla necessità di un intervento a modesta sedazione per bambini iperattivi fino all'assistenza con poltrone dotate di pedane speciali per non far scendere i piccoli pazienti dalla sedia a rotelle. 

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In merito alla sospensione delle attività di day hospital, day surgery e dei ricoveri che, di fatto è avvenuta dal primo febbraio, la direzione generale del Policlinico prende le distanze «non avendo disposto alcuna chiusura di reparto o sospensione delle attività» e considerando lo stop «un'iniziativa assolutamente personale e arbitraria», intrapresa dal responsabile del Centro di odontoiatria pediatrica. In una nota, a firma di Anna Iervolino, direttore generale del Policlinico II viene specificato che «nel 2019 sono stati effettuati solo 17 ricoveri ordinari, nel 2020 solo 18 e nel 2021, solo 44 mentre le prestazioni ambulatoriali sono solo poco più di 2 al giorno» e viene sottolineato che i dati più recenti sono la conseguenza dell'azione di sollecito da parte della direzione nei confronti del reparto. Infine, Iervolino indica la presenza di «8 infmieri e 2 operatori socio sanitari» per l'area odontoiatrica che comprende anche la pediatria e annuncia l'implementazione di un altro infermiere dal 1 aprile, data prevista per la ripresa delle attività interventistiche. 

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