Sanità a Napoli, la denuncia di Livia: «Ho l'emicrania, vado al Policlinico Federico II ma farò la visita neurologica solo nel 2023»

Sanità a Napoli, la denuncia di Livia: «Ho l'emicrania, vado al Policlinico Federico II ma farò la visita neurologica solo nel 2023»
di Ettore Mautone
Sabato 19 Marzo 2022, 11:00 - Ultimo agg. 12:18
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Percorsi a ostacoli, a Napoli, per cure, visite ed esami clinici presso gli ambulatori di Asl e ospedali quando non siano ricoveri e interventi chirurgici. Itinerari irti di scogli, imprevisti e anche necessità di esborsi economici per chi ha un'urgenza inderogabile. Disagi acuiti dall'emergenza Covid ma anche dai tetti di spesa imposti mensilmente nei centri accreditati: strutture che col nuovo sistema esauriscono il budget entro i primi giorni di ogni mese. 

La salvaguardia delle urgenze indicate in ricetta? Resta spesso solo sulla carta e in tempi di crisi può spesso tradursi nell'impossibilità di accedere alle prestazioni sanitarie pubbliche. Salvo ricorrere, alla fine della corsa, agli accessi impropri in pronto soccorso. Ma anche qui, tra affollamenti record (vedi Cardarelli e Ospedale del mare) e tagli alla rete dei soccorsi per carenze di personale (vedi 118) gli spazi per esigere cure e terapie si restringono sempre più. Livia Centanni è una giovane napoletana di 34 anni, casalinga, madre di due figli. «Soffro da anni di emicrania, l'ho sempre controllata con le prescrizioni del mio medico e di uno specialista del distretto - racconta - ma negli ultimi periodi la situazione è peggiorata e con i consueti farmaci non riesco più a controllarla.

Ormai il mio mal di testa è diventato ricorrente e interferisce con la vita familiare quotidiana». All'inizio di questa settimana Livia dopo essersi consultata con il medico di famiglia e su suo suggerimento ha deciso di effettuare un consulto neurologico in un centro specializzato per le cefalee. A Napoli al Policlinico Federico II, c'è una struttura di riferimento regionale. La ricetta con la richiesta di visita neurologica indica una prescrizione prenotabile entro 10 giorni. «Purtroppo quando ho chiamato il Cup - spiega Livia Centanni - mi hanno informata che le prenotazioni sono bloccate e la visita sarebbe stata possibile solo nel 2023 con l'apertura delle nuove prenotazioni. A questo punto mi sono vista costretta a chiedere una visita intramoenia, unica strada per velocizzare i tempi visto che le emicranie sono diventate insopportabili. Il costo della visita è di 100 euro che posso affrontare e ho prenotato per lunedì». 

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«Mi chiedo tuttavia se non avessi avuto queste risorse dove avrei dovuto sbattere la testa. Chi non ha la possibilità economica cosa deve fare? La Sanità a mio avviso andrebbe rivista con ambulatori aperti anche il pomeriggio per permettere a tutti di avere un'assistenza adeguata soprattutto dopo il rallentamento degli ultimi due anni a causa dell'emergenza Covid». 

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