Peppino di Capri: «La mia isola? Privilegiata, non disagiata»

Peppino di Capri: «La mia isola? Privilegiata, non disagiata»
Venerdì 13 Aprile 2018, 14:16 - Ultimo agg. 18:43
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«Capri deve essere un'isola privilegiata, non disagiata. Il termine disagiato è sbagliato, danneggia l'immagine di fama nel mondo e non si addice alle bellezze che la natura ci ha regalato, anche se persistono alcune problematiche relative a sanità, trasporti, scuola e sovraffollamento sulle quali bisogna intervenire da parte dei sindaci per eliminarle» dice all'ANSA Peppino di Capri, l'abitante più famoso dell'isola azzurra, commentando la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che prevede il riconoscimento di status di località svantaggiata e disagiata alle isole minori attraverso la modifica dell'articolo 119 della Costituzione. Secondo l'artista «l'isola deve restare quel paradiso che tutti ambiscono a visitare e risiedere, sia italiani e stranieri, molti dei quali per apprezzarne le bellezze vengono da nazioni e paesi lontanissimi». «I disagi minimi vanno sicuramente affrontati e risolti dai sindaci» aggiunge il cantante. Il caprese più noto in tutto il mondo - quest'anno festeggia il suo 500esimo disco - conclude: «Capri, al di là della raccolta di firme, resta l'isola che fa incantare tutti con una parola, così come nei versi di Luna Caprese».

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